Combinata nordica

Combinata nordica: Alessandro Pittin, un mese per perfezionarsi. Obiettivo Falun

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Un mese alla fatidica data da circoletto rosso. Un mese per affinare una condizione fisica apparsa già smagliante ma che può essere ancora affinata. Per Alessandro Pittin, la strada verso il 20 febbraio è ormai tracciata. Lo è da quel 4 dicembre, quando il bronzo olimpico di Vancouver 2010 ha ripreso il filo del discorso della scorsa stagione con il sesto posto a Schonach, fondamentale per interrompere il preoccupante periodo di magra coinciso con le prime tappe di Coppa del Mondo. E per lanciare un chiaro segnale all’intero circuito della combinata nordica sulla sua competitività ai massimi livelli in vista dei Mondiali di Falun.

Quattro Top 10 in 40 giorni o poco più, sempre tra i primi tre nel segmento di fondo e per due volte capace di stampare il miglior tempo sugli sci stretti (tra cui ieri). Un biglietto di visita, insomma, non da poco per la sua gara: la gundersen con salto dal Normal Hill dei campionati del mondo. Da qui al giorno della verità, proprio quel 20 febbraio, in Coppa non ci saranno altre competizioni dal trampolino piccolo, dove il carnico riesce ad esprimersi evidentemente meglio, bensì solo format che prevedono il Large Hill. A Sapporo e in Val di Fiemme, quindi, difficilmente Pittin potrebbe replicare le grandi rimonte sfornate nelle ultime settimane, ma le probabili (attenzione: non da dare per scontate) giornate difficili non potranno essere considerate un passo indietro o un ridimensionamento. D’altronde, è risaputo. Il trampolino grande risulta essere decisamente più indigesto al finanziere di Cercivento, che nel salto ha il proprio punto debole nelle ultime stagioni, causa del quale l’azzurro ha probabilmente raccolto meno di quanto direbbe il talento. Troppo spesso, comprese le recenti tappe, Pittin si è ritrovato a dover ricucire un gap piuttosto consistente nel fondo, con la conseguenza di doversi accontentare soltanto di piazzamenti più o meno prestigiosi. Il quarto posto di Sochi ne è l’emblema. Chissà che proprio a Falun non possa arrivare la svolta. Il momento sembra propizio, ma allo stato attuale probabilmente la stella italiana sarebbe relegata all’ennesimo piazzamento. Nemmeno il destino, oltretutto, sembrerebbe dalla parte del tre volte vincitore in Coppa del Mondo. Sarà capace di andare contro tutto e tutti, proprio nella gara più importante dell’anno?

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Jessica Walker

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