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Eurolega 2015 – Top 16, l’Olimpia c’è: Milano risorge a Malaga

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Dopo due pesanti disfatte, Milano risorge nella terza giornata delle Top 16 e si prende uno scalpo prestigioso a Malaga, espugnando il campo dell’Unicaja con un impeccabile secondo tempo. L’Olimpia, trascinata dal solito Gentile (top scorer con 20 punti), da Ragland e da un portentoso Kleiza (quattro triple), brucia gli spagnoli 77-84, concretizzando la maggiore precisione al tiro e una migliore gestione dei momenti caldi del match. Per gli uomini di Banchi il sogno dei quarti di finale può riprendere forma.

Andalusi e milanesi si dividono di fatto il primo tempo. I dieci minuti iniziali vedono le Red Shoes tenere il passo degli spagnoli e, nella parte finale, superare di cinque lunghezze i padroni di casa, soprattutto grazie ad uno scatenato Alessandro Gentile (17-22). Nel secondo quarto provano a salire in cattedra Hackett e Ragland, ma Malaga reagisce e si dimostra superiore in particolare sotto canestro, dove costruisce buona parte del parziale di 8-0 con cui rimonta Milano. L’Unicaja, sfruttando lo slancio del break, proverebbe anche a scappare, ma gli ospiti si mantengono a contatto e chiudono il tempo a -1 (36-35).

Milano, differentemente dai match contro Nizhny e Olympiacos, non crolla mentalmente e fisicamente nel terzo quarto ma, anzi, prova a fare la partita al José Maria Martin Carpena. Gli uomini di Banchi coprono bene il campo e Gentile arma di nuovo il braccio, contribuendo insieme a Brooks a trascinare l’Emporio Armani anche sul +8 (45-53). Malaga, tuttavia, si ricompatta e con uno scatenato Toolson riagguantano gli italiani e allungano anche sul 59-56. Nell’ultimo minuto, però, una bomba di Ragland e due di Kleiza – con due assist del playmaker – ribaltano il risultato sul 61-65.
I campioni d’Italia partono bene negli ultimi 10′ e volano sul +9, ma gli uomini di Plaza escono meglio dal timeout e in un amen si riportano a -4. La paura di perdere si fa sentire e, per quasi tre minuti, le due squadre si annullano e non trovano mai il canestro, poi l’Unicaja sfrutta una palla persa da Gentile e accorcia sul 69-70. Sono ancora Linas Kleiza e Joe Ragland, tuttavia, a togliere le castagne dal fuoco per coach Banchi: l’ex Denver Nuggets ricaccia indietro gli spagnoli con altre due triple in meno di un minuto, poi lo statunitense ne firma un’altra per il +7 a 1’16” dalla sirena. Il sigillo sul match, poi, lo mette Samardo Samuels con una schiacciata. Milano è ancora viva.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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Foto: Facebook Olimpia Milano

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