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Golf, che finale ad Abu Dhabi! Crolla Kaymer, prima volta per Gary Stal

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Succede di tutto nell’ultima giornata dell’Abu Dhabi Golf Championship (montepremi $ 2.700.000). Martin Kaymer, leader con ben sei colpi di vantaggio all’inizio del round, crolla inaspettatamente e permette ai diretti inseguitori di riportarsi sotto. Ma tra gli avversari, spunta il nome che non ti aspetti. E’ quello di Gary Stal, che pesca il jolly con uno straordinario giro in 65 (-7) e di conquistare la prima vittoria della carriera davanti a degli autentici fuoriclasse.

Un successo da sogno per il francese, in crescita nell’ultimo anno ma autentico outsider nell’Emirato. Il talento emergente del golf transalpino, classe 1992, ha invece sorpreso tutti e, complice la crisi di Kaymer, ha trionfato con -19 (269 – 68 69 67 65) grazie ad un percorso netto di sette birdie e nessun bogey. Impeccabile il transalpino, in grado di mettersi dietro un certo Rory McIlroy. Il n°1 al mondo si deve accontentare della seconda posizione a -18 (270 – 67 66 71 66), nonostante un finale in crescendo con quattro birdie nelle seconde nove (più tre nelle prime, ma con un bogey) ed un clamoroso eagle sfiorato alla 18 con un’uscita dal bunker. Poi c’è il grande sconfitto di giornata, Martin Kaymer. Il teutonico sembrava poter gestire agevolmente dopo tre birdie nelle prime quattro buche (-23), ma a quel punto per il vincitore dello US Open si è completamente spenta la luce. Bogey alla 6, doppio bogey alla 9 e triplo bogey alla 13: round in 75 (+3), torneo praticamente buttato all’aria e nessuna reazione. Il tedesco può solo aggrapparsi alla terza posizione in -17 (271 – 64 67 65 75).

Conclude in quarta posizione un gran Victor Dubuisson, con qualche rimpianto per le due prime giornate. Il 67 (-5) lo proietta a -16 (272), pari merito con il belga Thomas Pieters. Il 22enne, coetaneo di Stal, non riesce a restare in corsa per il torneo e molla la seconda posizione sempre occupata fino ad oggi a causa di un 70 (-2). Resta al palo anche l’austriaco Bernd Wiesberger, sesto con -14 (274) e raggiunto dalla coppia inglese formata da Andy Sullivan e Tyrrell Hatton. Recupera 21 posizioni l’inglese Ross Fisher, che entra nella Top 10 in nona posizione e la chiude in compagnia del gallese Jamie Donaldson e del sudafricano Charl Schwartzel.

Renato Paratore, unico italiano rimasto in gara, non va oltre un giro in Par (72) e conclude con -4 in 57esima posizione (284 – 70 69 73 72). Perlomeno, il romano riesce a rimediare nel finale agli errori commessi durante il round, differentemente da quanto accaduto altre volte: due birdie alla 17 e alla 18 per il 18enne azzurro, dopo altri due birdie ma anche due bogey ed un doppio bogey.

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