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Golf, il 2015 per ritrovarsi: Matteo Manassero a caccia di riscatto

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Dimenticare il 2014 per proiettarsi nuovamente nell’élite del golf internazionale. L’annata appena trascorsa ha certamente lasciato il segno su Matteo Manassero, per la prima volta nella sua carriera da ‘pro’ davvero in crisi di gioco e di risultati – eccezion fatta per alcune sporadiche eccezioni -, che lo hanno portato fuori dai 60 dalla Race to Dubai e, soprattutto, lo hanno fatto sprofondare addirittura al 152° posto del ranking mondiale, lui che aveva iniziato la scorsa stagione in 45esima posizione.

Un crollo improvviso ma, allo stesso tempo, previsto (nei limiti del prevedibile) dal veronese e dal coach Alberto Binaghi. Dopo la doppia settimana vissuta sulla cresta dell’onda nel 2013, con la vittoria del BMW PGA Championship e il bis sfiorato al Nordea Masters, Manny ha vissuto un periodo di profonda involuzione, dovuto ad un cambio di attrezzatura e all’attuazione di un percorso volto a perfezionare in particolare il gioco lungo e l’efficienza del drive. Come dichiarato proprio dallo stesso Manassero in un’intervista ad Olimpiazzurra, Matteo aveva “deciso di sacrificare qualche possibile buon risultato per investire sul futuro”. A nostro modo di vedere, tuttavia, Matteo ne ha sacrificati fin troppi, di fatto un’intera stagione. Anche quando sembrava aver trovato una certa quadratura del cerchio, il ragazzino nativo di Negrar ha rivelato tutti i propri punti deboli dal punto di vista tecnico e tattico, evidente conseguenza del lavoro svolto per perfezionarsi. Eppure, di perfezionamento, finora, si è visto ben poco. Di tempo ne ha e ne avrà per tornare sui livelli a cui ci aveva abituato, anche perché a 21 anni la carriera di un golfista sarebbe teoricamente appena agli albori. E uno come Manassero, capace di vincere già quattro tornei sull’European Tour tra cui l’evento simbolo del circuito, non può che avere soltanto ampi margini di crescita.

Il veronese potrà dimostrarli già dal suo primo torneo del 2015, ad Abu Dhabi. Dall’Emirato ripartirà – si spera – la marcia di Matteo Manassero, troppo lontano dai suoi standard nell’ultimo anno e mezzo per essere vero. Difficile ipotizzare quando finirà il periodo d’assestamento, ma alla sua conclusione Manny tornerà sicuramente a ruggire. E la sensazione è che il traguardo sia imminente.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Federgolf

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