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Golf
Golf, South African Open: Sullivan resta al comando, Tadini entra nella Top 10
Perde il compagno di avventura del primo round, Ernie Els (male con 77), ma Andy Sullivan resta al comando anche nel secondo giro del South African Open (montepremi € 1.080.000). L’inglese rallenta vistosamente sul Glendower di Ekurhuleni, ma svolge il compitino e va in club house con 70 (-2), per il -8 totale (136 – 66 70). Eppure, il suddito di Sua Maestà avrebbe potuto fare megli, in virtù dei tre birdie segnati nelle prime 9, a cui sono seguiti, però, due bogey e un successivo birdie nelle cinque buche finali.
A ridosso di Sullivan spunta il padrone di casa più atteso, Charl Schwartzel, autore di un buon 69 (-3). Il vincitore del Masters 2011 si dimostra altalenante con cinque birdie ed un eagle ma anche con quattro bogey, ma raggiunge comunque il secondo posto a -7 (137). Al terzo posto, spunta dal nulla il carneade JJ Senekal, capace di risalire ben 25 posizioni con un pregevole 67. Il sudafricano affianca a -6 (138) il danese Lasse Jensen (-1 di giornata) e il connazionale Colin Nel (-2). Può sorridere anche l’Italia, grazie ad un ottimo Alessandro Tadini. ll piemontese firma un solido 68 (-4), con cinque birdie ed un bogey arrivato soltanto alla 16esima buca di round estremamente redditizio, che lo conduce in sesta posizione a -5 (139 – 71 68). L’azzurro, inoltre, si trova pari merito con lo spagnolo Pablo Martin, tre volte vincitore sul Tour, e con l’inglese John Parry. Chiudono la Top 10 l’inglese John Morrison, lo scozzese David Drysdale, il sudafricano Jared Harvey e lo svedese Rikard Karlberg, a -4.
Desta ancora buone impressioni il 18enne Renato Paratore, al suo secondo torneo nell’European Tour ma già in grado di farsi largo tra giocatori ben più esperti e navigati. L’azzurro, con un 71 (-1), sale in 24esima posizione ma può recriminare per i tre bogey realizzati nelle ultime quattro buche, senza cui sarebbe volato al nono posto, dopo un percorso quasi netto con cinque birdie ed un solo colpo perso. Un negativo 76 (+4), invece, scaraventa Edoardo Molinari lontano dai piani alti della classifica, in 44esima posizione, a +1 (145 – 69 76). Il torinese paga dazio l’eccessiva imprecisione da tee a green e, dopo un birdie iniziale, realizza un doppio bogey e tre bogey. Basta un 71 (-1) ad Andrea Pavan per superare il taglio e per rimettersi in carreggiata, dopo il +2 iniziale. Nonostante un doppio bogey ed un bogey, il romano riesce ad evitare l’eliminazione con quattro birdie e si attesta anch’egli in 44esima posizione (74 71).
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
Foto: Federgolf