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Olimpiadi: Sebastian Coe vuole la corsa campestre ai Giochi invernali

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Nella corsa alla presidenza della IAAF, il cinquantottenne britannico Sebastian Coe sembra essere il favorito assieme al grande Sergey Bubka. Il due volte campione olimpico dei 1500 metri ha lanciato proprio in questi giorni una nuova proposta che potrebbe portare l’atletica addirittura ai Giochi Olimpici invernali, nel cui programma vorrebbe inserire la corsa campestre. Secondo Coe, in molti non riescono a capire l’importanza di questa specialità al giorno d’oggi, per questo sarebbe fondamentale reinserirla nel calendario a cinque cerchi, dove è stata già presente dal 1912 al 1924.

La proposta non è in realtà nuova, infatti negli ultimi anni è spesso circolata questa voce, con il supporto anche di alcuni importanti atleti, ma il CIO ha sempre respinto questa possibilità, limitando le Olimpiadi invernali agli sport della neve e del ghiaccio. Secondo coloro che appoggiano la proposta, la corsa campestre permetterebbe a molti Paesi, soprattutto africani, di comparire nel medagliere dei Giochi invernali, ma i detrattori rispondono che questa eventualità andrebbe contro la tradizione olimpica, essendo l’atletica uno sport proprio delle Olimpiadi estive.

Già recentemente, del resto, il presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, Brian Cookson, aveva proposto di dirottare alcune discipline estive che si svolgono al coperto nel programma dei Giochi invernali, ma allora arrivò una bocciatura da ogni fronte. Marius Vizer, suo omologo presso l’International Judo Federation, lo accusò addirittura di non avere una cultura sportiva, quando il numero uno del ciclismo fece il nome del judo tra le discipline indiziate per il cambiamento di programma.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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