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Pattinaggio artistico, Europei 2015: azzurri per stupire e riconfermarsi

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L’Italia quest’anno conterà su ben tre donne, un uomo, tre coppie di artistico e tre di danza agli Europei di pattinaggio artistico. Analizziamo ora ogni specialità.

Coppie di artistico: Nicole Della Monica e Matteo Guarise sono ormai una coppia consolidata nel tempo. Gli azzurri pattinano insieme dall’autunno 2011 e finora sono cresciuti stagione dopo stagione: questi Campionati europei potrebbero rappresentare la loro definitiva ascesa continentale e i pattinatori italiani potrebbero aspirare alle prime cinque posizioni. Valentina Marche e Ondrej Hotarek, alla prima stagione insieme, hanno già dimostrato un grande valore tecnico, portando in pista elementi difficili per un duo di così recente formazione. Anche gli atleti di stanza al Sesto Ice Skate potranno provare ad arrivare nei primi cinque-sei posti. Alessandra Cernuschi e Filippo Ambrosini sono una giovane e promettente coppia: gli atleti italiani tra gli juniores hanno conquistato ottimi piazzamenti, come il bronzo alla tappa di Grand Prix juniores e l’ottava posizione ai Mondiali juniores.

Donne: Giada Russo è la fresca campionessa nazionale in carica e proprio ai Campionati italiani ha presentato due performance di prestigio. Questa stagione si è rivelata decisamente come quella della sua consacrazione a livello nazionale: ora partecipa ai Campionati europei per stupire e arrivare nelle prime dieci-quindici posizioni. Roberta Rodeghiero è da diverso tempo ai vertici italiani e grazie ai continui progressi sta raggiungendo risultati importanti anche a livello continentale, come l’undicesimo posto l’anno scorso agli Europei, da ripetere e migliorare a Stoccolma. Micol Cristini, dopo il titolo juniores qualche anno fa, è riuscita a dimostrare di essere ancora tra le migliori del Bel Paese e prenderà parte per la prima volta ai Campionati europei: una gara dove anche lei potrà dire la sua e provare a classificarsi tra le migliori quindici-venti.

Uomini: Ivan Righini ai Campionati mondiali è arrivato tredicesimo, risultato di assoluto prestigio, considerando che ha partecipato per la prima volta all’evento. Ora, dopo alcune prestazioni non facili ai Grand Prix e anche ai Campionati nazionali, dovrà provare a rifarsi a questo evento e conquistare magari le prime otto-dieci posizioni.

Danza: Misato Komatsubara e Andrea Fabbri parteciperanno per la prima volta ai Campionati europei. Gli azzurri, ancora giovani, in questa stagione hanno fatto passi da gigante e non sarà difficile qualificarsi per il libero e avvicinarsi alle prime quindici posizioni, se eseguiranno senza sbavature i loro programmi. Charlene Guignard  e Marco Fabbri sono ormai una certezza a livello continentale e mondiale: il compito del duo sarà di conquistare un piazzamento tra i primi cinque-sei, cosa non impossibile per questa coppia che sa migliorarsi anno dopo anno. Anna Cappellini e Luca Lanotte provengono da un inizio di stagione non facile: hanno vinto il bronzo alla Cup Of China, dove erano chiamati a trionfare, e non hanno preso parte al secondo Grand Prix e di conseguenza alla Finale per apportare delle modifiche ai programmi. Ai recenti Campionati nazionali hanno presentato due buoni segmenti di gara e questo fa ben sperare per la riconferma del titolo continentale.

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eleonora.baroni@olimpiazzurra.com

Foto:REnzo Brico

 

1 Commento

1 Commento

  1. alebi

    27 Gennaio 2015 at 14:22

    Attendo con curiosità questi campionati europei proprio per vedere se l’Italia saprà proseguire, dopo i ritiri e cambiamenti degli atleti di primissimo piano, quello che mi permetto di definire ciclo d’oro degli ultimi anni.

    Credo che come al solito il livello più alto sarà mantenuto nella danza, con due coppie da certa top 8 e una di recentissima formazione ma che promette bene (e lo staff è quello giusto). Non apprezzo molto come è stata gestita la prima parte di stagione di Anna e Luca (mancanza di confronti a tempo debito con giurie internazionali) ma forse sentivano il bisogno di alleggerire un po’ i carichi e le aspettative dopo l’Olimpiade e i Mondiali. La giovane coppia francese è definitivamente esplosa (e con merito!) e forse partono con un leggero vantaggio (che solo la pressione e la mancanza di abitudine può far venir meno). Britannici e russi pronti a sfruttare gli errori altrui. Ma i tre posti dovrebbero essere salvi anche l’anno prossimo.

    Il settore coppie, nonostante il doloroso colpo inflitto questa primavera, sembra comunque ben messo (grazie anche al livello europeo piuttosto basso, russi a parte). Della Monica – Guarise devono autoconvincersi delle loro possibilità mentre nutro veramente molte aspettative in Marchei – Hotarek, che presentano elementi che già oggi valgono i primi 10 posti mondiali. Ovvio che bisogna valutare l’abitudine a gareggiare in coppia e migliorare l’alchimia per arrivare a quei posti. Comunque in ambito europeo direi che tutte e 3 le coppie italiane potrebbero rientrare nei primi 10 posti. Mantenere i tre posti è d’obbligo visto il livello veramente basso.

    Il settore femminile è un grande punto interrogativo, visto che ci presentiamo con 3 ragazze che non hanno l’abitudine dei grandi palcoscenici e soprattutto l’abitudine di portare a casa l’obiettivo. Rodeghiero (che l’anno scorso ha fatto bene ma era pure consapevole di non avere particolari responsabilità) è la punta ma, oltre ai cronici problemi nel corto, sembra soffrire questa “leadership” proprio di testa (inspiegabile sennò la sconfitta ai campionati). A oggi resta comunque la ragazza col bagaglio tecnico più importante e l’unica che, sulla carta, dovrebbe valere un posto nei primi 10 (ma anche un 8°). Spero di essere smentita e che tutte e 3 dimostrino prima di tutto costanza e qualità, poi sempre russe a parte, Meite, sorelle Helgesson, Weinzierl e forse una ritrovata Korpi, il resto è alla portata di tutte. Impossibile però confermare i tre posti.

    Settore maschile tutto sulle spalle di Ivan che comunque dovrebbe riconquistare al 99% i due posti per il prossimo campionato. Un posto nei 10 è quasi d’obbligo e puntare al 6° non sarebbe male.

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