Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Europei 2015: Fernández contro i russi

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La prova dell’individuale maschile è quasi sempre quella più spettacolare ed equilibrata nelle grandi manifestazioni di pattinaggio artistico: anche quest’anno, le medaglie continentali della competizione organizzata a Stoccolma (Svezia) saranno assegnate a suon di quadrupli, e non mancano i pretendenti al podio.

Partiamo innanzi tutto dal ventitreenne Javier Fernández, il vincitore delle ultime due edizioni della rassegna europea, che può vantare anche due bronzi mondiali. Lo spagnolo ha dimostrato di essere in ottima forma sin dall’inizio della stagione, vincendo la Rostelecom Cup in casa dei suoi grandi rivali russi e classificandosi secondo alle finali del Grand Prix. Delle sue performance è piaciuto soprattutto il programma libero sulle musiche del Barbiere di Siviglia, con il quale spera di conquistare un incredibile tris. Già entrato nella storia per aver regalato le prime medaglie di sempre al suo Paese, il madrileno potrebbe diventare il primo pattinatore a vincere tre titoli consecutivi dal 1989, quando il sovietico Aleksandr Fadeev conquistò il suo terzo alloro di fila a Sofia (in quel caso si trattava del quarto titolo complessivo).

Proprio i russi dovrebbero essere gli avversari principali del campione in carica. Guardando il palmarès, il più indicato a contrastare lo spagnolo sembra essere Sergej Voronov. Il ventisettenne moscovita, dopo tanti anni passati da eterna promessa incompiuta, ha infatti raggiunto un grado di maturità che gli ha permesso di raccogliere i suoi migliori risultati nelle ultime due stagioni, con l’argento europeo di Budapest 2014 ed il bronzo alla Finale di Grand Prix dello scorso dicembre. Di fatto, però, in tutte le sue migliori prestazioni Voronov ha sempre chiuso proprio alle spalle di Fernández, anche di fronte al pubblico di casa, giungendo secondo all’ultima Rostelecom Cup.

Chi avrebbe invece i mezzi per primeggiare è il giovane Maksim Kovtun, classe 1995. La più grande promessa del pattinaggio russo al maschile, vincitore del Grand Prix Junior nel 2012-2013, è in grado di produrre grandissime prestazioni, come nel caso delle sue vittorie al Trophée Bompard ed alla Cup of China. Il diciannovenne, però, ha dimostrato troppo spesso di subire la pressione dei grandi appuntamenti, fallendo tutti gli appuntamenti che lo vedevano favorito, come gli Europei 2014 (quinto) o l’ultima Grand Prix Final (quarto). A mancargli sono proprio quell’esperienza e quella freddezza che il suo connazionale Voronov ha accumulato negli anni.

A completare il trio russo sarà il giovanissimo Adian Pitkeev, sedici anni, che farà la sua prima grande esperienza al massimo livello. Medagliato d’argento lo scorso anno sia ai Mondiali che al Grand Prix nella categoria junior, ha comunque ottenuto il terzo posto nella rassegna nazionale, guadagnandosi sul campo la qualificazione agli Europei. Da lui, però, non ci si può aspettare ancora la prestazione da podio.

Già bronzo nel 2013, il ceco Michal Březina potrebbe inserirsi in questa lotta. Il ventiquattrenne di Brno porta oramai tutto il peso del suo Paese, dopo il ritiro del grande Tomáš Verner, campione continentale nel 2008. Quarto lo scorso anno, Březina fa della regolarità una delle sue armi vincenti: dal 2009, infatti, è sempre stato tra i migliori dieci interpreti europei, avendo anche la relativa sfortuna di piazzarsi per tre volte ai piedi del podio. Alla Rostelecom Cup è stato superato sia da Fernández che da Kovtun, ma la differenza non è stata così marcata, ed il ceco potrebbe approfittare di qualche errore dei più quotati rivali.

Anche se distante dai livelli di qualche anno fa, una parola va spesa anche per Florent Amodio. Tra i partecipanti alla prova di Stoccolma, il ventiquattrenne francese è l’unico a poter vantare ben tre medaglie continentali, tra le quali spicca l’oro del 2011. Le ultime stagioni sono però state molto travagliate per lui, come dimostra l’undicesimo posto dell’ultimo Trophée Bompard, ed il pattinatore di origine brasiliana si accontenterebbe anche di un buon piazzamento per rilanciare una carriera che si è arenata.

Tra le possibili sorprese segnaliamo l’israeliano Alexei Bychenko, lo svedese Alexander Majorov ed il francese Chafik Besseghier: i tre dovrebbero avere la possibilità di piazzarsi tra i primi dieci, ma non è detto che non riescano a sfoderare una grande prestazione mettendo i bastoni tra le ruote a qualcuno dei più illustri partecipanti. Infine, l’azzurro Ivan Righini avrà come obiettivo quello di confermare le buone cose fatte vedere quest’anno nel corto, aggiustando però il tiro nel libero, che troppo spesso ha rovinato le sue prestazioni di questa stagione: dovrebbe comunque riuscire a fare meglio del ventitreesimo posto ottenuto da Paul Bonifacio Parkinson lo scorso anno.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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