Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Giada Russo: “Titolo italiano inaspettato. Ora agli Europei per far bene”

Pubblicato

10 anni fa

13 Gennaio 2015

ESCLUSIVA – Giada Russo è la nuova e giovane campionessa italiana: ha vinto il titolo a dicembre e tra qualche settimana prenderà parte ai prossimi Campionati europei di pattinaggio di figura a Stoccolma. La stella di Torino, dove si allena con Claudia Masoero e Edoardo De Bernardis, aveva già conquistato un bronzo due anni fa agli Assoluti ed ora è pronta per fare il salto di qualità e agguantare una buona posizione anche a livello continentale. Di seguito l’atleta del Bel Paese risponde a qualche nostra domanda, mentre corre tra un allenamento ed una lezione a scuola.

Ti aspettavi il successo ai Campionati nazionali? Cos’hai provato sentendo l’inno di Mameli, intonato proprio per te?

“Non mi aspettavo questo successo, ero andata ai Nazionali con l’intenzione di fare dei programmi “puliti” e ben pattinati, senza pensare al risultato. Quando ho sentito l’inno di Mameli ho provato una grande emozione”.

Cosa ti aspetti dai prossimi eventi? Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?

“Il prossimo impegno saranno i Campionati europei a Stoccolma dove spero di riuscire a qualificarmi per il programma lungo”.

Hai qualche elemento tecnico su cui stai lavorando in particolare?

“Sto lavorando molto sul triplo flip e sulla combinazione triplo – triplo”.

Ti piacerebbe allenarti all’estero per un periodo?

“Quest’estate ho passato due settimane a Los Angeles e mi è piaciuto molto: spero di poter ripetere questa esperienza anche la prossima estate”.

Se dico Olimpiadi 2018, cosa rispondi?

“Mi piacerebbe partecipare alle Olimpiadi certamente: è il sogno di ogni atleta”.

Il punto sulla gare disputate: sei soddisfatta dei risultati ottenuti in questa prima parte di stagione?

“Sono abbastanza contenta, sono migliorata di gara in gara e spero di fare sempre meglio”.

Puoi raccontare qualcosa riguardo ai tuoi programmi? Come li hai costruiti?

“Le musiche le scelgo insieme ai miei allenatori, Claudia Masoero ed Edoardo De Bernardis, e poi con Edoardo, che è anche il mio coreografo, costruisco i miei programmi”.

Nel corto vesti i panni della “Carmen”, mentre nel lungo ti trasformi sulle note di Etta James. Come ti sei preparata per questi due programmi dal punto di vista artistico e interpretativo? Quali differenze ci sono?

“Per la Carmen ho guardato molti balletti su Youtube per carpire tutte le sfumature di questo personaggio molto passionale e intenso. Mentre per EttaJames è stato un po’ più facile, forse dal punto di vista espressivo, rispetto al corto. Per entrambi i programmi ho lavorato molto in sala danza oltre che sul ghiaccio”.

Cosa ami fare nel tuo tempo libero?

“Tra allenamenti, gare e scuola ho poco tempo libero, ma quando posso mi piace andare al cinema, leggere, e fare shopping”.