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Pro12, un derby da impazzire: il Benetton Treviso trionfa tra errori e confusione

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Succede di tutto al Monigo, in un derby ricco di errori e in cui la confusione ha regnato sovrana soprattutto nel secondo tempo. La spunta nuovamente il Benetton Treviso per 17-15, con cui i veneti operano anche un sorpasso in classifica impensabile soltanto due settimane fa. Le Zebre, nel momento in cui l’inerzia della partita sembrava essere cambiata, sciupano delle clamorose occasioni addirittura in tripla superiorità numerica e vengono punite da una meta di Ugo Gori a dieci minuti dalla fine. Bianconeri a picco, con un solo punto in due partite in cui partivano da favoriti

Treviso monopolizza il gioco nei primi minuti, anche se la difesa bianconera regge l’urto e non lascia creare pericoli. Al 6′, la mischia dei veneti guadagna il primo calcio di punizione del match ma Jayden Hayward non trova i pali. Si affacciano nella metà campo avversaria anche le Zebre, che sfruttano subito un fallo del Benetton per portarsi in vantaggio con Edoardo Padovani all’11’. La risposta dell’estremo neozelandese, però, non tarda ad arrivare e due minuti dopo è già 3-3. Le Zebre provano a spaccare la partita ma senza successo, mentre ci riesce invece Michele Campagnaro. Il centro trevigiano, come Seniloli una settimana fa, intercetta un passaggio di Palazzani sulla metà campo e vola in meta al 22′ per il 10-3. I ritmi, tuttavia, si mantengono piuttosto blandi soprattutto a causa dell’enorme indisciplina da entrambe le parti e il match stenta a decollare. Nemmeno le fasi statiche fanno prevalere l’una sull’altra e le difese la fanno da padrone. Nell’ultimo minuto di gioco ci provano Esposito prima e Sarto poi a fare la differenza, ma senza risultati.

Cavinato manda in campo Leonard fin da subito nella ripresa e l’ex All Black accelera subito in maniera importante, gestendo al meglio una serie di pick&go che sembrerebbero portare in meta Leonardo Sarto. Nemmeno un lungo consulto del TMO, però, scioglie i dubbi ed è l’arbitro, l’irlandese Conway, ad annullare perché il bianconero rimane corto. Pochi istanti dopo e la telenovela si ripete. Sarto vola di nuovo in meta, ma un ‘in avanti’ di Van Schalkwyk chiama ancora in causa la moviola che non convalida per la seconda volta in pochi minuti. Treviso non esce più dalla propria metà campo, le Zebre sfruttano tutta la verve di Leonard e Haimona e arrivano di nuovo ad un passo dalla meta. I bianconeri cercano prevalentemente lo scontro fisico ed esplorano poco al largo, facilitando di fatto la difesa trevigiana più sicura negli impatti. Al 55′ la partita si infiamma. Muccignat viene ammonito per un placcaggio da terra e spalanca le porte alle Zebre in mischia, la superiorità stavolta è evidente e si becca un giallo anche D’arcy Rae al 61′, a sua volta in grande difficoltà negli ingaggi. In 15 vs 13, però, i federali sprecano incredibilmente una ghiotta maul sui 5 metri e i Leoni ruggiscono in difesa. Ma per Treviso non finisce qui. Bacchin commette un’ingenuità con uno spear tackle e lascia in 12 i suoi per una manciata di minuti. E le Zebre, dopo un lungo assalto, riescono a finalizzare una maul con Quintin Geldenhuys al 69′, ma non a pareggiare i conti perché Haimona non converte (10-8). Monigo diventa una bolgia e, in 13, Ugo Gori trova uno splendido buco in mezzo al campo e marca incredibilmente la meta del 17-8 al 72′. Le Zebre si riversano in avanti, ma Haimona sbaglia anche un altro penalty per la gioia dello stadio. Al 78′ viene ammonito Toniolatti, ma i bianconeri trovano lo spiraglio alla fine con Leonard e marcano la meta del bonus difensivo per il 17-15.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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