Rio 2016, il percorso del golf finalmente alla luce. Ma manca il nome…

Il percorso che ospiterà il golf alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro vede finalmente la luce. Dopo mesi trascorsi tra battaglie legali portate avanti dagli ambientalisti locali (clicca qui per saperne di più), la tanto vituperata sede olimpica è stata completata. Il progetto era stato frenato nello scorso autunno, in quanto la zona del campo, individuata nel quartiere di Barra da Tijuca, si trova accanto alla Reserva de Marapendi, un ecosistema devastato per anni da attività mineraria ma successivamente reso zona protetta. E le difficoltà nel portare a compimento l’opera è ben riassunta dalla dichiarazione dell’architetto statunitense Gil Hanse, autore del percorso, in risposta ad una domanda posta in conferenza stampa sull’assenza di un nome: “Siamo già felici di avere un percorso!” Alcuni media americani, tuttavia, si sono espressi in merito, avanzando “Olympico Golf” o “Golf Olympico” come possibili ipotesi

Per quanto concerne l’aspetto tecnico del percorso, i 120 protagonisti – tra uomini e donne – si cimenteranno su un Par 71 di 7.350 yarde (circa 6700 metri) estremamente ‘aperto’, tanto da ricordare un link britannico per l’assenza di alberi in gioco e per la caratteristica di essere stato edificato sulla sabbia. Il percorso dovrebbe alternare Par 3 e Par 4 raggiungibili e non, mentre non mancheranno al solito i Par 5 in cui provare a fare la differenza. In particolare, Amy Alcott, membro dell’Hall Of Fame dell’LPGA e consulente di Hanse, è particolarmente fiera del finale costruito, dove con tutta probabilità i grandi fenomeni del golf si giocheranno le medaglie. A Giochi terminati, poi, diventerà il primo percorso pubblico di Rio de Janeiro e dell’intero Brasile.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com