Scherma
Scherma – I fab four azzurri giù dal podio a Padova: “Reset e domani gara a squadre”
PADOVA – Per la prima volta in stagione l’Italia non è salita sul podio nella Coppa del Mondo di sciabola maschile. Nelle precedenti tappe, datate 2014, erano arrivati il bronzo di Aldo Montano a Budapest e l’argento e il bronzo dello stesso Montano e di Diego Occhiuzzi al Grand Prix di New York. Proprio nell’appuntamento di casa, quello più sentito e dal pubblico più caloroso, la macchina perfetta degli azzurri si è però inceppata. Tanta amarezza, ma anche la sensazione che sarà un black-out passeggero. Il riscatto, infatti, può partire già domani con la gara a squadre e il commento di Aldo Montano, Enrico Berrè, Luigi Samele e Diego Occhiuzzi è corale: “Azzeriamo la mente e pensiamo già al quartetto. Siamo forti, in stagione lo abbiamo già dimostrato e vogliamo risollevarci“.
Il livornese campione olimpico ad Atene 2004 si è inchinato per 13-15 negli ottavi alla rivelazione coreana Sanguk Oh, poi terzo. Un rivale esordiente e dunque mai affrontato che ha messo in difficoltà il toscano fin dalle prime stoccate: “Dopo un avvio in salita ero riuscito a prendergli le misure, ma intorno alla decima stoccata ho sofferto di crampi. Non so perché, a Budapest e New York non mi era successo pur arrivando in finale. Di certo la gara non è andata come speravo, ma c’è buona continuità dopo i due podi iniziali“. Enrico Berrè si è fermato ai sedicesimi (11-15) contro l’amico e compagno di squadra Luca Curatoli, uno dei prospetti più interessanti del movimento tricolore con un ricco palmarès a livello giovanile. “La giornata era iniziata male ed è finita peggio, peccato“, il commento del 22enne romano. Soddisfatto invece il 20enne Curatoli, che ha eguagliato il suo miglior piazzamento stagionale: “Il circuito assoluto è impegnativo, ma mi trovo a mio agio. Piano piano sto crescendo: oggi negli ottavi contro Yagodka sono partito a rilento e quando ho preso le misure l’assalto ormai era sfumato“.
“Non venivo da una settimana semplice, ma non ho scuse – ha detto Occhiuzzi, sconfitto al primo turno dal cinese Fang per 15-12 -. Ho pagato l’aver sottovalutato troppo l’avversario“. Per Samele, invece, fatale l’ultima stoccata in un bellissimo derby contro Alberto Pellegrini: “Abbiamo tirato entrambi molto bene, era un assalto che sarebbe potuto finire in qualsiasi modo”. Proprio il padrone di casa, sospinto da un tifo da stadio, è stato insieme al coetaneo Massimiliano Murolo l’azzurro a compiere più strada in questo sabato dalle mille sorprese. Entrambi si sono fermati ai quarti di finale, centrando o eguagliando i risultati migliori della carriera. Segno che l’Italsciabola maschile ha comunque ben più di quattro punte per il presente e il futuro.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma