Sci Alpino
Sci alpino: Elena Fanchini, un trionfo… da dividere in tre
Elena, Nadia e Sabrina, in rigoroso ordine d’età, sono una cosa sola. Tre sorelle legate in un modo inscindibile, tre ragazze – prima ancora che atlete – sincere e buone, mai “montate”, sempre disponibilissime con tifosi e addetti ai lavori, sempre pronte a travolgere chiunque con la loro irresistibile simpatia.
E poi ci sono le sciatrici. Elena, discesista pura che ha sempre fatto della scorrevolezza la propria forza, pur con un sensibile miglioramento tecnico negli ultimi anni: due vittorie, un totale di quattro podi in Coppa del Mondo e una medaglia iridata. Nadia, classe e talento allo stato puro: un successo in CdM, nove podi, due medaglie iridate. Sabrina, uno scricciolo di 1.55 metri per 57 chili, grintosissima in slalom e gigante dove ha ottenuto diversi piazzamenti a punti nel massimo circuito. La neve nel sangue: il padre lavora agli impianti di risalita di Montecampione di Artogne, che svetta in mezzo alla splendida Val Camonica. Parlare di “Montecampione” fa drizzare le antenne anche agli appassionati di ciclismo: come non ricordare il meraviglioso duello tra Marco Pantani e Pavel Tonkov al Giro d’Italia 1998? E il Pirata è un idolo incontrastato delle tre sorelle, tant’è che Elena dedicò il suo argento mondiale di Santa Caterina proprio al campione romagnolo scomparso un anno prima.
Elena, Nadia e Sabrina sono unite anche dagli infortuni: difficile contare quante volte le cristalline ginocchia di queste ragazze siano state aperte, squarciate, macellate e ricostruite. Difficile dire cosa avrebbero potuto fare senza tante cadute, tante lacrime, tante infortuni. Ogni volta, a turno, venivano date per “morte”, alcuni si chiedevano che senso avesse continuare, per un’Elena che in certi momenti sembrava avesse paura dei salti, per una Nadia che finiva lontanissima dalle migliori, per una Sabrina spesso ai margini della squadra nazionale.
Oggi, come già altre volte in passato, la risposta più bella. Elena vince, trionfa, domina la discesa libera di Cortina: Nadia chiude quindicesima, il miglior risultato in libera degli ultimi due anni, lei che ora è una delle gigantiste più belle (in ogni senso) del circuito dimostra di avere ancora molte carte da sparare in velocità; Sabrina, nella stessa giornata, vince il gigante Fis di Gaal, in Austria, si rilancia in un’annata sinora avara di soddisfazioni, dimostra di esserci, di voler tornare in quella Coppa del Mondo dove merita di stare. E dove le sorelle hanno ripreso a volare.
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foto: montecampioneskiarea.it
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com