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Sci Alpino

Sci alpino: finalmente Gross!

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21, 12, 11, 7, 1: non è una strana combinazione matematica, bensì la sequenza dei risultati conseguiti da Stefano Gross in questa stagione che, per lui, diventa di diritto magica alla luce del successo di ieri. Una crescita costante, gara dopo gara, fino al guizzo, alla zampata con la quale s’è messo dietro per un battito di ciglia Fritz Dopfer e il favoritissimo Marcel Hirscher: un successo che è il numero 170 della storia azzurra nella Coppa del Mondo maschile di sci alpino.

Tra Madonna di Campiglio e Zagabria, il cacciatore della Val di Fassa aveva prima avvicinato la top ten e c’era poi entrato di diritto: due belle gare, a pochi passi dai migliori. Eppure, per chi conosce questo atleta e se lo ricorda per tre volte sul podio in avvio di 2012, c’era la certezza che si potesse fare ancora di più, che si potesse esprimere appieno un potenziale immenso limitato talvolta dal mal di schiena, altre volte da qualche errore a compromettere manche altrimenti splendide.

Stefano Gross c’era, come c’era anche nelle due stagioni precedenti quando chiuse appena fuori dalla top ten la classifica di specialità: ma aveva davvero la possibilità di compiere un ulteriore salto di qualità. Come ha dimostrato ieri, ad Adelboden: sulle note di Mamma Maria, che gli organizzatori svizzeri hanno fatto risuonare per ogni azzurro nei due giorni di gara, il ventottenne di Pozza di Fassa ha disputato una gara letteralmente impeccabile, prima inserendosi in quinta posizione nonostante il pettorale 13 e la pista parzialmente compromessa, poi disegnando una seconda manche d’alta scuola in particolare dallo spaventoso muro in poi; esattamente dove Dopfer, ad esempio, ha perso oltre mezzo secondo contro la “cattiveria” agonistica del finanziere trentino, che è stato però superbo nell’unirla alla dolcezza d’azione necessaria su un terreno infido e segnato dal mix pioggia-neve delle ultime ore. 

Gli sorridono i centesimi, finalmente: proprio quei centesimi che gli avevano tolto, come del resto a tanti, troppi compagni di nazionale, una meritatissima medaglia olimpica non più tardi di undici mesi fa. E gli sorridono all’inizio del “mese dello slalom”, con altri tre appuntamenti in poche settimane…prima del Mondiale. Avanti così, Sabo, che sei arrivato dove meriti di stare.

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foto: credit Fisi

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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