Sci Alpino
Sci alpino: Wengen, non solo discesa
Il weekend di Wengen non è costituito solo dalla storica discesa (qui la presentazione), peraltro spostata a domenica a causa delle previsioni meteo che parlano di forti nevicate sull’intero arco alpino: altre due gare, lo slalom speciale riprogrammato per sabato e la supercombinata di venerdì, assegnano punti importanti in chiave Coppa del Mondo e oltretutto, con questa nuova conformazione del calendario, faranno crescere l’attesa per la libera.
La supercombinata è senza dubbio la disciplina più controversa e meno “televisiva” del Circo Bianco attuale: un anno fa, in questa prova stravinse Ted Ligety davanti ad Alexis Pinturault, ed è plausibile che questi due siano ancora i nomi in prima fila per la gara di venerdì. Non sappiamo se Marcel Hirscher deciderà di prendervi parte, ma in ogni caso, in ottica classifica CdM, la supercombinata sembra nettamente più favorevole a Kjetil Jansrud. Per quanto riguarda la nazionale azzurra, i nomi in gara sono ancora da definire, anche se realisticamente potrebbe trattarsi di Paris, Innerhofer, Fill e uno tra Marsaglia e Casse: sarà comunque un test importante anche in chiave Campionati del Mondo, dove questa specialità assegna medaglie esattamente alla pari di quelle storiche.
C’è poi lo slalom e qui l’Italia si presenta nel miglior stato di forma possibile, con Stefano Gross, Patrick Thaler e Giuliano Razzoli apparsi ad Adelboden in splendida condizione. Hirscher è ovviamente favorito, anche perché sa di dover sfruttare al massimo questo mese di gennaio, molto favorevole agli specialisti dei rapid gates, per incrementare il suo vantaggio su Jasnsrud. Sempre in casa azzurra, l’ultimo posto disponibile verrà assegnato in queste ore tra Andrea Ballerin e Roberto Nani, entrambi molto brillanti nelle gare nazionali svoltesi di recente all’Alpe Lusia.
La libera, infine: del percorso abbiamo già detto tutto. Qui non si vince “per caso“, come, con tutto il rispetto per queste magnifiche piste, può accadere in tracciati di pura scorrevolezza del tipo Lake Louise o Gardena:due anni fa, Christof Innerhofer consacrò l’ItalJet con un successo straordinario. Il bimedagliato olimpico è in crescita di condizione e le grandi classiche sembrano ritagliate su misura per lui: tuttavia, Dominik Paris è l’altro asso da calare, forte della sua straordinaria regolarità che lo porta, nonostante le zero vittorie stagionali, ad essere in pienissima corsa per la coppetta di specialità col favorito Jansrud. Ma se poi Bode Miller volesse dimostrare a tutti, una volta di più, dii essere un atleta ben fuori dal normale?
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foto: it.wikipedia.org
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com