Sci di fondo

Sci di fondo: Pellegrino, un passo nella storia. Ora il sogno coppetta

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Norvegia, Russia, Norvegia, Norvegia, Russia. La fisionomia della classifica di specialità riservata alle sprint, di fatto, rispecchierebbe il solito duello tra le due super potenze del fondo per accaparrarsi la leadership a livello mondiale. Invece, entrambe dovranno fare i conti con una terza incomoda. E’ la piccola (ma in apparente crescita…) Italia, ma a rappresentarla c’è un grande campione, un fuoriclasse di razza come non se ne vedevano da anni al di qua delle Alpi. Che, per giunta, guarda norvegesi e russi dall’alto.

Di Federico Pellegrino si potrà dire che ha vinto in condizioni particolari, senza possibili grandi rivali come Krogh e Petukhov in Val Mustair e senza l’intero squadrone vichingo a Rybinsk, ma le sprint si sono dimostrate negli anni quanto mai imprevedibili e ricche di colpi di scena con qualunque parterre. Il valdostano, invece, sta facendo di tutto per rendere questa specialità prevedibile. Tre successi consecutivi nella velocità a tecnica libera non li aveva mai infilati nessuno, per di più con l’autorità dimostrata da Chicco. Un salto (o meglio, uno sprint…) nella storia dello sci di fondo internazionale ma, soprattutto, in testa alla graduatoria di specialità. Dalla tappa di Ostersund, oltre alla tuta Pellegrino potrà vestire di rosso anche il pettorale e chissà che non possa difenderlo fino alla fine, differentemente da quanto accaduto lo scorso anno. In quell’occasione, si avvertiva la netta impressione che fosse soltanto un momento positivo, ma nulla di davvero concreto per la vittoria finale della coppetta.

Non questa volta. Il salto di qualità compiuto dal poliziotto di Nus, soprattutto a livello mentale, è stato quasi sorprendente. Lo si attendeva alla stagione della consacrazione, certo, ma tre vittorie stagionali probabilmente non rientravano nemmeno nelle previsioni più ottimistiche alla vigilia. Eppure, sono arrivate. E ora lo sprinter azzurro si ritrova catapultato in una nuova dimensione, in cui tuttavia sembra essersi già ambientato. Da qui alla fine, per la sfera di cristallo ci saranno altri tre appuntamenti riservati alla velocità. Ostersund, Lahti, Drammen. Un trittico nordico in cui Chicco partirà sfavorito rispetto a Krogh (secondo a -32 in classifica) e compagni, ma certamente non battuto. In Svezia e in Norvegia si correrà in tecnica classica, dove il fenomeno nostrano dovrà difendersi ma – perché no – anche dimostrare di saper essere pericoloso anche tra i binari. In Finlandia, invece, sarà nuovamente tecnica libera e bisognerà necessariamente attaccare, per fare la storia. Quella che Federico ha già riscritto.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Credit Fisi

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