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Sci di fondo: quale staffetta schierare a Falun?

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Se lo scorso anno di questi tempi il giochino su chi schierare nella staffetta olimpica di Sochi era stato senz’altro più interessante con cinque o sei azzurri in ballo per i quattro posti a disposizione, al termine del Tour de Ski le scelte sul quartetto mondiale che gareggerà a Falun sembrano sostanzialmente obbligate.

Nella corsa a tappe giunta alla nona edizione l’Italia ha avuto la conferma di avere nel proprio arco due alternisti di livello assoluto capaci di centrare la top ten in ben due occasioni. Stiamo parlando ovviamente di Francesco De Fabiani e Dietmar Noeckler, che salvo cali di forma o altri inconvenienti, saranno in prima e seconda frazione sui binari di Falun. A mettere un po’ di pepe ci ha pensato l’eterno Giorgio Di Centa, in ombra sino a giovedì ma autore di una grandissima 15 km tc conclusa al 12° posto, appena dietro proprio a Didi Noeckler. Ci ha pensato tuttavia lo stesso friulano a cancellare ogni dubbio sulla possibilità di essere schierato ai Mondiali; il bicampione olimpico ha infatti dichiarato di puntare esclusivamente sulla 50 km, probabilmente l’ultima gara internazionale di una carriera ricca di soddisfazioni (clicca qui per le sue dichiarazioni).

Con due alternisti di livello l’Italia ha ritrovato anche un Roland Clara formato bei tempi grazie alla “cura Chenetti”. L’altoatesino ha il posto assicurato in terza frazione mentre rimangono pochi dubbi anche su chi sarà l’ultimo anello della catena; David Hofer sembra infatti il candidato più opportuno per essere il quarto frazionista come accaduto a Sochi. L’ipotesi suggestiva potrebbe essere quella di mettere Federico Pellegrino ma il poliziotto di Nus non sembra ancora in grado di ricoprire quel ruolo che fu di Cristian Zorzi.

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francesco.drago@olimpiazzurra.com

3 Commenti

1 Commento

  1. ale sandro

    13 Gennaio 2015 at 18:15

    Tra un paio di settimane nel weekend di coppa a Rybinsk , si capirà qualcosa di più e cioè se la condizione di Hofer sarà in crescendo. Il vero peccato secondo me , è che non ci saranno prove di coppa del mondo in staffetta fino al mondiale (in realtà non ricordo se ce ne siano state in questa stagione finora), in quel caso sarebbe stato interessante veder provare Pellegrino nell’ultima frazione. Se non ci saranno stravolgimenti o prestazioni inaspettate degli alternisti anche in tecnica libera e bei risultati di altri elementi in classico, la formazione sarà Noeckler De Fabiani Clara Hofer. A mio avviso se Pellegrino manterrà una grande condizione come gli altri azzurri visti finora, e Hofer confermerà invece i risultati poco brillanti ottenuti anche nelle prossime gare, penso che l’ultima frazione debba essere di Pellegrino, se non altro con una prospettiva per il futuro. Non sarà certamente come Zorzi che era prima di tutto un bravissimo fondista ( all’età di Pellegrino finiva 8° a una classica come la 50 di Holmenkollen) con grandi attitudini per lo sprint, ma a volte bisogna fare dei tentativi sebbene rischiosi , per vedere se ne vale la pena.

    • ste86

      13 Gennaio 2015 at 18:55

      No, Pellegrino sulla distanza proprio non va (non ottiene buoni tempi nemmeno nei prologhi di pochi km). E sulla distanza preferisce la tecnica classica alla libera.
      E’ inutile mettere in ultima frazione un fondista dalla grande volata se tanto non può arrivare a giocarsela: che poi un conto è dispuatare una volata in una gara sprint, un altro con 10 km sulle gambe.
      Il confronto con Zorzi , nato come fondista da distanza (ai suoi tempi gli sprinter puri non esistevano ancora, le gare sprint in calendario erano pochissime) e che negli ultimi anni di carriera si è addirittura specializzato nelle gare maratona, non regge.

      • ale sandro

        13 Gennaio 2015 at 19:37

        Infatti non ho assolutamente fatto un confronto tra Pellegrino e Zorzi,riprendevo il cenno fatto nell’articolo, le sprint iniziarono nel 96-97 in coppa del mondo ,se non sbaglio, e Zorzi era tutt’altra cosa che uno sprinter, come tutti i fondisti dell’epoca ovviamente. E so molto bene che Pellegrino sulla distanza va meglio in classico che in libera, visto che lo accennavo proprio io l’ultima volta che se ne parlava dopo la sua vittoria al Tour.
        E’ proprio questa cosa che per me può benissimo cambiare,non dall’oggi al domani, ma se le cose non si provano mai non inizieranno a cambiare mai. Se Hofer continua a non andare e non dare alcuna garanzia a Chenetti non ci vedrei nulla di male nel mettere alla prova uno che ha prospettive per fare una gara in linea di 10 km a tecnica libera decisamente meglio di come le ha fatte finora,visto che ha saputo chiudere una 15 in linea in classico nei primi 15. Si tratta anche di rendersi conto delle prospettive che ci sono, perchè a un certo punto se si capirà che Pellegrino proprio non fa alcun miglioramento in gare di breve distanza, ci si mette l’animo in pace e via. Con il miglior Hofer che ricordi la medaglia non arrivò per esempio in val di fiemme dove arrivò 4° perdendo dal russo in volata, e si era tutti praticamente lì in gruppetto per quasi tutta la frazione. Questo Hofer mi sembra assai lontano da quello di due anni fa, e pertanto SE dovessero rimanere le cose così, chi ti dice che tenga i 10 km finali tali da far sperare in un podio gli azzurri ( perchè se vuoi portare un Hofer lo porti perchè vuoi salire sul podio , anche se è molto difficile salirci)? E’ proprio questo il motivo per cui ho detto che mi spiaceva non ci fossero gare di staffetta nel frattempo, perchè sarebbe stato interessante vedere Pellegrino all’opera.

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