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Rugby
Sei Nazioni 2015, giovedì i convocati azzurri: Brunel verso la continuità
Domani Jacques Brunel annuncerà il gruppo per le prime due gare del Sei Nazioni, crocevia fondamentale per l’Italrugby in vista del Mondiale inglese in programma tra settembre e ottobre. Il gruppo azzurro si è dimostrato solido e coeso negli ultimi test match di novembre, in cui la nazionale ha apparentemente invertito il trend rispetto ad un 2014 altrimenti trascorso nell’oblio. Un motivo in più, per il ct francese, per confermare – come presumibilmente accadrà – i 30 (circa) giocatori convocati tre mesi fa, eccezion fatta per gli infortunati. E, salvo ulteriori cambiamenti nel corso dell’anno, la lista per il Sei Nazioni sarà con tutta probabilità anche la medesima per l’attesa Coppa del Mondo.
Partendo dagli avanti, la prima linea è il reparto in cui Brunel ha maggiori possibilità di sfogliare la margherita. Come pilone destro, Martin Castrogiovanni è naturalmente la garanzia, ma dietro di lui il coach potrà scegliere tra due atleti in grado di offrire garanzie come Lorenzo Cittadini e Dario Chistolini. Al momento, ci sentiamo di puntare 1€ sul pilone dei Wasps, ma molto dipenderà anche dalla scelta di Brunel di portare quattro o cinque piloni. A sinistra, invece, l’infortunio di Aguero libera il posto a Michele Rizzo, che si contenderà il posto con Alberto De Marchi. Poco realistica, d’altronde, la possibilità che venga convocato il 21enne del Benetton Treviso Matteo Zanusso, vera rivelazione dell’anno.
Nel ruolo di tallonatore, invece, la concorrenza interna sembrerebbe essere diventata puramente teorica. Dietro Leonardo Ghiraldini, di fatto, si sta imponendo con forza Andrea Manici, in crescita esponenziale anche in questa prima metà di stagione e costantemente tra i migliori delle Zebre. Tra infortuni e scelte di Brunel, il 24enne emiliano potrebbe diventare l’unica alternativa a Ghiraldini in vista dei Mondiali, alla luce della decisione del ct transalpino di non convocare più il pur ottimo Carlo Festuccia e di tralasciare – almeno a novembre – il trevigiano Davide Giazzon, mentre Tommaso d’Apice è da lungo tempo fermo ai box.
Zebre protagoniste assolute, invece, in seconda linea. Dove, però, uno dei titolari inamovibili sarà probabilmente Joshua Furno, direttamente dai Newcastle Falcons. Al suo fianco, il nativo di Melbourne dovrebbe avere Quintin Geldenhuys, se Brunel dovesse confermare quanto visto a novembre. Insieme all’italo-sudafricano, non nelle migliori condizioni, dovrebbero completare il reparto due tra Marco Bortolami, George Biagi, Antonio Pavanello e Marco Fuser, con i primi due in ampio vantaggio sui trevigiani. Nel complesso – soprattutto se Geldenhuys non dovesse ritrovare lo smalto dei giorni migliori – resta un reparto con qualche incognita.
Per una seconda linea con qualche crepa, c’è però una terza linea di enorme spessore, in grado di trascinare potenzialmente l’intera nazionale. Il perno – ça va sans dire – sarà il Sergio Parisse sontuoso degli ultimi tempi, in grande condizione con la maglia dello Stade Français e pronto a prendersi le proprie (tante) responsabili in maglia azzurra. Il capitano sarà affiancato dai due mastini del Benetton Treviso, un Simone Favaro in grande spolvero e una spina nel fianco di qualunque avversario e Alessandro Zanni, in evidente ripresa dopo i guai fisici e leader silenzioso della Banda Brunel, che proprio non può farne a meno. Pronti a subentrare sia Francesco Minto che Robert Barbieri, mentre per l’ultimo posto il ballottaggio è tra Samuela Vunisa e Mauro Bergamasco, entrambi fuori condizione ma con il primo in vantaggio sul secondo. Da escludere, infatti, una possibile convocazione di Manoa Vosawai, che ha dovuto probabilmente rinunciare alla maglia azzurra con il passaggio ai Cardiff Blues. Come per Zanusso, invece, appare prematura una convocazione per il talentuoso classe ’90 di Treviso, Marco Barbini.
Ben poche scelte in mediana, dove Edoardo Gori ha la maglia da titolare cucita addosso e con Guglielmo Palazzani in seconda battuta. Le soluzioni, infatti, scarseggiano: Tebaldi non gioca agli Harlequins, Lucchese non sembra essere pronto al salto internazionale e Chillon è uscito dai radar di Cavinato. Interessante, al solito, la questione-apertura. Tommaso Allan, dopo la secca bocciatura di novembre (zero minuti giocati) potrebbe riguadagnarsi il posto anche in virtù delle buone prestazioni in grado di offrire al Perpignan, in Pro D2 (seconda divisione francese), e del momento negativo di Kelly Haimona, in cui stanno emergendo tutti i limiti caratteriali e non del maori. Il neozelandese aveva impressionato nel trittico autunnale, ma la sua riconferma nel XV titolare, ora, è tutt’altro che scontata. Dovrebbe essere della partita anche Luciano Orquera, anch’egli lontano dalla forma migliore ma un elemento a cui Brunel non potrà rinunciare.
Sarà interessante capire dove Haimona sarà inserito in lista, visto che tra i centri la coperta è più che mai corta vista le assenze di Sgarbi e di Garcia. Le certezze, in questo caso, portano il nome di Luca Morisi e Michele Campagnaro, ma alle loro spalle, oltre al già citato Haimona, sembra esserci il vuoto. E potrebbero arrivare le sorprese. Nelle due celtiche, a sperare in un posto nei 30 potrebbero essere il bianconero Matteo Pratichetti, in ripresa negli ultimi tempi, e l’emergente Matteo Bacchin, anche se per il sandonatese classe ’92 vale lo stesso discorso di Zanusso e Barbini. Chance anche per Tommaso Iannone, sebbene il 23enne abbia totalizzato ben pochi minuti sin qui. Difficile, infatti, che Brunel decida di riportare al centro Andrea Masi.
L’aquilano sarà utilizzato, con tutta probabilità, ancora come estremo, ancor più ora che Luke McLean non sta attraversando uno dei periodi migliori della carriera ai Sale di Sharks, dove non gioca da qualche settimana. Per l’Italia, tuttavia, l’intelligenza tattica e le qualità dell’ex Benetton sono imprescindibili. Con McLean, appunto, all’ala, il triangolo allargato dovrebbe essere completato ancora da Leonardo Sarto. Come possibili ricambi, però, anche qui non ci sono certezze. Angelo Esposito sta vivendo una fase di involuzione; Giovanbattista Venditti è tornato ma non ha convinto; Simone Ragusi è ancora acerbo; Tommaso Benvenuti si è trasferito a Bristol ma non vede il campo da diverso tempo. L’unico ad offrire garanzia sembra essere Giulio Toniolatti, il cui acume tattico potrebbe ritornare utile per Brunel.
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
Foto: FotosportIT/FIR – Roberto Bregani