Rugby
Sei Nazioni 2015, Italia: alla scoperta dei tre nomi a sorpresa di Brunel
Tra dibattiti e polemiche, nel gruppo azzurro dell’imminente Sei Nazioni ci saranno anche i tre giovani esordienti voluti da Jacques Brunel. Nomi sorprendenti, inattesi dai più per svariati motivi, che il francese vorrà testare in un ambiente come la nazionale in vista della Coppa del Mondo e, soprattutto, del post-Mondiale, per avere maggiori scelte a disposizione in ruoli piuttosto delicati per l’Italrugby.
Giulio Bisegni – Un po’ sparito dai radar di Cavinato anche a causa di qualche acciacco, il centro delle Zebre si è comunque espresso su buoni livelli soprattutto nella prima parte di stagione, quando aveva conquistato la maglia titolare n°13. L’ex Lazio, classe 1992, ha impiegato qualche match per carburare, ma successivamente ha messo in mostra ottime doti soprattutto da un punto di vista fisico ed atletico, risultando fondamentale nella vittoria contro Edimburgo e quasi decisivo contro gli Ospreys, con due mete. Tuttavia, l’ultimo mese contrassegnato da un vistoso calo e, per l’appunto, da un infortunio, pareva escluderlo dalla corsa ad una maglia azzurra, ma evidentemente Brunel non è stato dello stesso avviso. E chissà che non riesca anche ad entrare nei 23 in una delle prime due partite, contro Irlanda e Inghilterra.
Presenze – 8 Minuti giocati – 525 – Mete: 2
Michele Visentin – Se dovessimo giudicare solo in base alle potenzialità, non ci stupiremmo poi tanto della convocazione del trevigiano, ala di prospettiva e su cui la nazionale potrà puntare futuro. A Brunel, di fatto, sono bastate le quattro presenze collezionate dal trequarti classe ’91 per convincersi a dargli subito una chance in azzurro. Come Bisegni, anche Visentin è al primo anno in una realtà internazionale come il Pro12, ma rispetto al centro ha avuto maggiori difficoltà nel trovare spazio a causa di alcuni problemi fisici. La svolta è arrivata a fine novembre, quando il 23enne, entrando in campo contro Edimburgo, ha regalato un assist a Bisegni e firmato la meta del sorpasso, evidenziando delle ottime doti atletiche ed una velocità di base non indifferente. A frenarlo, nuovamente, tuttavia, ci ha pensato un nuovo infortunio e difficilmente qualcuno avrebbe immaginato che quelle poche presenze (ma di assoluta qualità) avrebbero permesso all’ex Benetton di sbarcare in nazionale.
Presenze – 4 Minuti giocati – 213 Mete: 2
Marcello Violi – La grande sorpresa, però, è rappresentata dal mediano di mischia di Calvisano. Già, Calvisano, quindi Eccellenza. Brunel, in passato, aveva escluso qualunque possibilità su una possibile convocazione di un giocatore proveniente dalla massima serie italiana, in quanto quest’ultima è di fatto lontana anni luce dal livello a cui deve misurarsi la nazionale italiana. Eppure, il ct transalpino ha spiazzato tutti chiamando il promettente numero 9 nocetano, classe 1993 ed uno dei talenti più cristallini nel panorama italiano. Le qualità per emergere, d’altronde, sono piuttosto evidenti e la convocazione a questo punto assume anche la forma dell’ufficiosità per quanto riguarda un suo possibile salto in una celtica (presumibilmente le Zebre). Oltretutto, Violi sembrerebbe, tra i tre, quello con le maggiori chance di entrare nei 23. Differentemente dalla trequarti, dove nel caso di un infortunio Brunel potrebbe contare su svariate combinazioni, una defezione di Gori o Palazzani spalancherebbe inevitabilmente le porte al calvino.
Presenze – 7 (una da permit player per le Zebre) Minuti giocati – 408 Punti – 3
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
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