Sci Alpino

Slalom Kitzbühel: Hargin, la prima volta non si scorda mai. L’Italia è un Razzo, ma quarto

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Una manche da fuoriclasse vero, un rischio dopo l’altro ma tutti calcolati al millimetro. La Ganslern incorona uno spettacolare Mattias Hargin, autore di una seconda parte di gara da antologia con cui strappa (finalmente, è il caso di dirlo) la prima vittoria in carriera dopo una serie innumerevoli di piazzamenti. Il giorno più bello in uno degli slalom più affascinanti in assoluto, a Kitzbühel, davanti a circa 20.000 spettatori.o è resa ancor più prestigiosa dal fatto di aver

Il 29enne svedese rende ancor più prestigiosa la propria impresa per il fatto di aver battuto nient’altro che Marcel Hirscher, favorito numero uno e dominatore indiscusso della prima manche. L’austriaco, però, può solo inchinarsi alla magnificenza delle linee tracciate da Hargin, capace di infliggere al detentore delle ultime tre Coppe del Mondo 49 centesimi. Il gradino più basso di un podio stellare è completato dal tedesco Felix Neureuther (+0.63), apparentemente tagliato fuori dalla lotta per il successo dopo un settore centrale non perfetto. Il teutonico, tuttavia, riesce a riprendersi giusto in tempo per beffare uno straordinario Giuliano Razzoli, quarto a 77 centesimi dal vincitore a 14 da Neureuther. L’azzurro conferma una volta di più di essere ritornato sui livelli di cinque anni fa, confezionando una seconda manche pulita ed incisiva, senza alcuna sbavatura. Chissà che dopo due quarti posti l’emiliano non possa sbloccarsi proprio a Vail, dove un podio varrebbe una medaglia iridata.

Il campione olimpico di Vancouver 2010 si è messo dietro il tedesco Fritz Dopfer, quinto, davanti al russo Alexander Khoroshilov, costretto ad un incredibile recupero per evitare di essere sbalzato via. Settimo il norvegese Henrik Kristoffersen, davanti al nostro Stefano Gross. Il trionfatore di Adelboden commette un grave errore nella parte centrale, con cui spicca letteralmente il volo e vanifica ogni chance di podio, chiudendo a 1.32″ da Hargin. Chiudono la Top 10 il francese Alexis Pinturault, autore del miglior tempo di manche, e lo svedese Markus Larsson.

Patrick Thaler è lento e poco rapido negli spostamenti e non va oltre la 15esima posizione, dimostrando di non essere in gran forma. Come già accaduto a Wengen, invece, Cristian Deville non ripete i numeri della prima manche e chiude all’ultimo posto, in 27esima posizione

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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