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Tennis: Errani e Pennetta out a Sydney, en plein azzurro ad Hobart

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Nella nottata italiana, luci ed ombre per il tennis italiano al femminile. Nel WTA di Sydney sia Sara Errani che Flavia Pennetta sono state sconfitte al primo turno rispettivamente da Garbine Muguruza, numero 24 del mondo, con il punteggio di 6-0 7-5 e da Tsvetana Pironkova 6-3 7-6. Nel WTA di Hobart, invece, en plein azzurro con tutte e 3 le nostre rappresentanti avanti: Camila Giorgi, Roberta Vinci e Karin Knapp

Nel match di “Sarita” si sono viste tutte le difficoltà della nostra giocatrice sul cemento, al cospetto di un’avversaria molto più a suo agio su questa superficie. La Muguruza, essendo dotata di maggiore potenza nei colpi, ha controllato la partita in lungo e in largo concedendo pochissimo alla Errani: alte percentuali di prima palle al servizio, un gran numero di winners rappresentano dei dati sufficienti per descrivere il 6-0 della prima frazione. Nel secondo set un vero e proprio scatto di orgoglio ha riportato la nostra portacolori in partita dal 5-1 al 5-5, tuttavia la spagnola, assorbendo il momento di difficoltà, è riuscita immediatamente a trovare il break che ha chiuso le ostilità sul 7-5. Un brutto stop per Sara che denuncia, come già detto, i grossi problemi sull’hard e le solite difficoltà al servizio per la scarsa velocità della propria palla.

Per quanto riguarda la Pennetta, parliamo anche qui di un brutta sconfitta perchè inattesa contro la Pironkova, numero 67 del ranking. I segnali negativi della Hopman Cup avevano già evidenziato una condizione atletica non perfetta per la brindisina e il primo turno di Sydney ha confermato quest’impressione. Di fronte a una giocatrice come la bulgara tutt’altro che irresistibile, Flavia è stata sempre in sofferenza nello scambio e, soprattutto al servizio, non è stata in grado di mettere in difficoltà la propria avversaria. Ben 5 break concessi nel corso della sfida, sono un segnale inequivocabile delle difficoltà dell’azzurra che, nel secondo set perso al tie-break, ha cercato di compensare con un gioco più vario ma la velocità dei propri colpi non si è rivelata sufficiente per rientrare nel match. Questa sconfitta, pertanto, non è un bel segnale per gli imminenti Australian Open che cominceranno il 19 Gennaio.

Veniamo ora alle note più liete. Partiamo da Camila Giorgi che, al solito, ci ha fatto vivere un match “sulle montagne russe” con rapidi cambiamenti di punteggio nel giro di poco. L’azzurra si è aggiudicata, nel WTA di Hobart, il confronto contro l’australiana Storm Sanders, numero 365 WTA, per 5-7 6-1 7-6. La partenza della Giorgi è subito in salita con il parziale di 2-4. L’essere fallosa è il problema di questo confronto, soprattutto al servizio, e questo lo pagherà a caro prezzo perchè, dopo aver recuperato il break e portatasi sul 5-5, l’italiana, nuovamente, ha ceduto la battuta, dando la possibilità alla Sanders di chiudere la prima frazione sul 7-5. Nel secondo set, la nostra giocatrice si è letteralmente trasformata: gran numero di winners, minimizzato i propri errori e il 6-1 è la rappresentazione fedele di ciò che si è visto in campo. Nell’ultima frazione, entrambe le giocatrici hanno avuto grandi difficoltà a mantenere i propri turni di battuta. La Giorgi ha avuto la chance di servire per il match, ma a causa di 2 doppi falli, ha perso nuovamente il break di vantaggio e la partita si è protratta al tie-break. In questo caso, finalmente, la partita si è chiusa a favore dell’italiana che è, come sempre, croce e delizia.

Partita estremamente combattuta, sempre ad Hobart,  quella di Roberta Vinci contro l’australiana Olivia Rogowska, vinta per 6-1 4-6 6-3. Nella prima frazione la Vinci ha gestito il match con agio, senza mai concedere più di tanto all’avversaria e tenendo alte percentuali di prime di servizio e una buona risposta alla battuta della Rogowska. Nel secondo set, il filo del discorso si è interrotto, per via di molti più errori non forzati e di un’avversaria che ha preso più confidenza, mettendo a segno qualche vincente che le è valso il break decisivo e il 6-4. Nel set decisivo, la Vinci ha ritrovato la bontà del suo gioco di attacco ed è riuscita a mettere in difficoltà la propria avversaria, facendo valere il peso del ranking diverso. Il 6-3 mette la parola fine al confronto.

Meno problematica, invece, la partita per la nostra Karin Knapp che ha ottenuto il successo contro la croata Ajla Tomljanovic per 7-5 6-2 sempre in quel della Tazmania. La Knapp ha avuto qualche grattacapo all’inizio, per via di una Tomljanovic molto incisiva alla battuta che ha reso difficile per l’azzurra conquistare dei punti in risposta. Tuttavia, con il passare dei games, la velocità della palla della croata si è fatta gestibile e la nostra portacolori ha cominciato a salire in cattedra con dei colpi vincenti che sono valsi il primo set. Nella seconda frazione, il match è stato in discesa per la giocatrice italiana che ha approfittato dell’accresciuta fallosità nello scambio della sua avversaria. Il 6-2 descrive esaustivamente i contenuti del set.

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