Sci di fondo
Tour de Ski 2015: tutti a caccia di Martin Johnsrud Sundby, l’Italia per una tappa
Sette tappe attraverso l’Europa continentale, una scalata infernale come piatto conclusivo e 400 punti pronti a dare lo slancio decisivo al vincitore verso la sfera di cristallo. La Coppa del Mondo si appresta a vivere il periodo più intenso della stagione, nonché quello presumibilmente risolutivo in ottica classifica generale: il Tour de Ski, la corsa a tappe sciistica, quest’anno in programma interamente a gennaio e non a cavallo del nuovo anno. Calendario nuovo ma, almeno sulla carta, il dominatore potrebbe essere lo stesso.
Martin Johnsrud Sundby, d’altronde, ha avuto ben pochi rivali finora. Il norvegese ha steccato soltanto una gara – l’ultima -, a Davos, ma ha comunque concluso al sesto posto, dopo aver monopolizzato il minitour di Lillehammer e la prima 15km disputata in Svizzera, a cui va aggiunto il secondo posto conquistato nella gara d’apertura di Ruka. Sundby ha dimostrato di essere in forma smagliante e pressoché imprendibile sulla distanza, oltre ad aver confermato ulteriormente la propria superiorità in entrambe le tecniche. E con la vittoria dello scorso anno come biglietto da visita (la prima nella storia norvegese), insomma, le chance degli avversari appaiono ridotte al lumicino. Tra i possibili avversari, il più quotato sembra essere Dario Cologna, vincitore della rassegna già tre volte (2009, 2011 e 2012). L’elvetico cercherà di contrastare lo strapotere norvegese sfruttando la sua grande regolarità e una condizione apparsa in costante crescita. Ma, per l’appunto, il bi-campione olimpico dovrà lottare con i sudditi di Re Harald V, a ranghi ridotti per la competizione ma con il solito squadrone. Saranno della partita anche il 2° e il 3° della passata stagione, Chris Andre Jespersen e Petter Northug. Entrambi sono saliti sul podio nell’ultima tappa di Davos e appaiono in crescita, ma per motivi differenti potrebbero pagare dazio da Sundby nel corso del Tour: Il primo, come lo scorso anno, potrebbe essere costretto a sparare tutte le proprie cartucce sull’ascesa del Cermis, mentre Northug potrebbe incontrare le croniche difficoltà proprio nella scalata finale.
Da non sottovalutare un altro norvegese, Sjur Røthe, nonostante non avesse intenzione di partecipare fino a qualche settimana fa. Non ci sarà il secondo della generale, Finn Haagen Krogh, mentre ci sarà grande attesa intorno a Calle Halfvarsson, terzo in classifica e la cui regolarità potrebbe consentirgli di ben figurare, e all’intera squadra svedese e russa. Gli scandinavi punteranno forte anche su Marcus Hellner e Daniel Richardsson (il primo già a podio nel 2012), mentre dalla Russia ci si aspetta un segnale di ripresa dopo un opaco inizio di stagione. Il format è naturalmente adatto a fondisti potenti e completi come Alexander Legkov e Maxim Vylegzhanin, rispettivamente primo e terzo nel 2013, ma ambedue dovranno dimostrare di poter imprimere una svolta alla propria stagione (appena una Top 10 in due). Proverà ad essere della partita anche il loro connazionale Ilia Chernousov e il finlandese Sami Jauhojaervi, quest’ultimo favorito anche dalle tre tappe in tecnica classica, mentre tra gli europei continentali possono aspirare ad un piazzamento tra i primi 10 il francese Jean-Marc Gaillard e il tedesco Hannes Dotzler (anche se visto poco finora).
In casa Italia, di certezze per la classifica generale non ce ne sono, tant’è che l’unico obiettivo realistico è un podio (per mantenerci bassi…) di Federico Pellegrino nella sprint in Val Mustair, dove oltretutto il valdostano ha già brillato e conquistato una seconda posizione. Curiosità intorno a Francesco De Fabiani, fondista potenzialmente completo ed eclettico, mentre Giorgio Di Centa proverà ancora una volta a trascinare la nazionale a quasi 43 anni. Il Cermis è il suo habitat naturale, ma il friulano è apparso lontano dalla condizione migliore finora. Stesso discorso per Roland Clara, a podio nella classifica di tappa della scalata nel 2011 ma al momento un’incognita. A caccia di piazzamenti prestigiosi nelle gare a loro più congeniali, invece, David Hofer, Dietmar Nöckler e Mattia Pellegrin.
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
Foto: Twitter TV4 Sport