Combinata nordica

Alessandro Pittin argento mondiale: celebriamolo con la poesia di Cantami Italia

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Dedicato ad Alessandro Pittin, argento ai Mondiali di Falun nella gundersen di combinata nordica.

Tratto da “Cantami Italia, Le Leggende dello sport azzurro” (clicca qui per tutte le informazioni sull’opera).

Fino al 13 gennaio 2012 l’Italia era riuscita a vincere almeno una volta in un grande evento (Coppa del Mondo, Mondiali, Olimpiadi) in praticamente tutte le discipline invernali, eccetto una: la combinata nordica.
Uno sport nobile, esigente, complicato, per atleti veri, dove devi coniugare leggerezza e sensibilità nel salto dal trampolino e resistenza alla fatica nello sci di fondo. Insomma, uno sport costruito dal connubio tra due discipline agli antipodi, forse proprio per questo così affascinante. Si narra che le prime competizioni di combinata nordica risalgano addirittura al 1700, anche se il primo evento ‘ufficiale’ conosciuto è datato 1892, con l’Holmenkollen Ski Festival. Proprio la Norvegia, dunque, rappresenta la Patria dello sport nordico per antonomasia, rimasto tabù per l’Italia per oltre un secolo.
Negli anni non è mancato qualche buon combinatista al Bel Paese. Pensiamo ad esempio ad Andrea Longo, secondo in una prova di Coppa del Mondo della Val di Fiemme nel 1997, o a Jochen Strobl, atleta che ha ‘tirato la carretta’ negli anni Duemila con qualche buon piazzamento in zona punti. All’Italia mancava tuttavia il campione con quel quid in più necessario per svoltare ed entrare in una nuova dimensione.
Per molto tempo abbiamo atteso un Messia, finalmente materializzatosi nella figura di Alessandro Pittin.
Nel 2008, appena 18enne, l’azzurrino vince i Mondiali juniores a Zakopane e si intuisce che il vento sta cambiando. Abbiamo un talento, di quelli veri. L’anno dopo si ripete con una doppietta, dopo aver nel frattempo raccolto i primi punti in Coppa del Mondo. Nel 2009/2010 il friulano si consacra. Prima sale per ben tre volte sul podio nel circuito maggiore, poi realizza l’impresa della vita ai Giochi di Vancouver 2010, dove regala al tricolore un bronzo storico, mai neppure sognato in precedenza.
I tempi per la vittoria sono maturi. 13-14-15 gennaio 2012. Un fine settimana memorabile per Pittin, che si aggiudica un folgorante tris di successi in Francia, a Chaux Neuve L’Italia, ora, è grande anche nella combinata nordica.
Il destino invidioso, tuttavia, frena l’ascesa del carnico proprio quando sembra sbocciare verso la gloria: una serie infinita di infortuni lo obbliga a due anni di oblio, prima della difficile risalita, culminata con l’amaro quarto posto olimpico di Sochi 2014. A 24 anni, però, la storia è ancora tutta da scrivere.

Poesia

Armata senza passato
inerme sotto i cieli
del grande Nord.

Uno scricciolo arde di sogni
nel dormiveglia mattutino,
messere del nuovo tricolore.

Leggero solca i cieli
affamato graffia la neve,
bramando l’eternità.

Coronato d’alloro,
la Francia rende omaggio
al nuovo Re dell’Est.

Scaccia l’armata la paura
e si volta indietro
sulla scia del condottiero.

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Foto: Profilo Fb Pittin

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