Ciclismo femminile: Pauline Ferrand-Prévot per l’impresa a Rio 2016, strada e mountain bike

Non ancora ventitreenne, la francese Pauline Ferrand-Prévot sta già scrivendo importanti capitoli del libro della storia del ciclismo, accumulando titoli in tutte le specialità, tanto da suscitare paragoni tali scomodare la sua illustre connazionale Jeannie Longo. Dopo il titolo mondiale vinto su strada a Ponferrada, l’atleta di Reims si è laureata campionessa iridata anche nel ciclocross, specialità nella quale ha vinto il campionato nazionale ma non si era mai imposta in Coppa del Mondo. Un successo che, unito alle vittorie del 2014 nella Coppa del Mondo di mountain bike, sembrano spingerla verso la possibilità di disputare entrambe le prove alle Olimpiadi di Rio 2016.

Intervistata, dopo il suo ennesimo successo, da L’Équipe, la giovane stella del ciclismo femminile ha dichiarato il suo amore per tutte le specialità del suo sport: “In mountian bike, quando ho vinto due gare di Coppa del Mondo l’anno scorso con tre minuti di vantaggio, mi sono sentita bene. Su strada, vincere in vetta al muro di Huy, è magico. Non riuscirei a scegliere. Pratico il ciclocross da quando ero giovanissima. Per me, è un’ottima base per preparare la strada e la mountain bike. Non è incompatibile. Sono sempre andata avanti così e nessuno mi farà cambiare. Voglio continuare così. Adesso devo solo provare a diventare campionessa mondiale di mountain bike…“.

Poi la domanda obbligatoria sul suo programma olimpico: “Se farò entrambe le gare? Chiaramente sarà possibile. A Rio, la strada è in programma il primo week-end e la mountain bike alla fine. Sono talmente abituata che ho bisogno di poco tempo per passare dall’una all’altra“:

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Immagine: Pauline Ferrand-Prévot (pagina Facebook)

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com