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Combinata nordica: la resurrezione di Graabak, le speranze azzurre

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Joergen Graabak ha dovuto attendere la Val di Fiemme per festeggiare il primo successo individuale della carriera in Coppa del Mondo: sembra un paradosso, ma il campione olimpico dal grande trampolino (e della prova a squadre) non aveva mai vinto in una Gundersen del massimo circuito.

Ci è riuscito tra il “Dal Ben” di Predazzo e l’impareggiabile anello attorno al lago di Tesero: scenari veramente splendidi e perfettamente preparati dagli organizzatori per l’ultima tappa premondiale. Graabak ha sfoderato tutti i suoi cavalli negli ultimi chilometri della gara di domenica, la stessa prova che ha confermato il crescente stato di forma di Alessandro Pittin: ventuno posizioni recuperate rispetto al trampolino ed undicesima piazza finale, a fronte delle ventisei posizioni (col 16° posto) scalate nell’individuale di venerdì. Attenzione, si parla di Large Hill, che negli ultimi anni è diventato il peggior nemico del campione carnico: dunque, tali prestazioni vanno considerate senz’altro positivamente in chiave iridate, dove però le chance migliori saranno nella Gundersen dal piccolo trampolino…o perché no nella team sprint, a patto di evitare “buchi” troppo significativi rispetto al treno di testa nel salto.

Ma l’Italia non è solo Pittin: con un Samuel Costa fuori dai giochi a causa dell’influenza, ci pensa Armin Bauer a sfoderare la miglior prestazione stagionale terminando ottavo nella prova di venerdì, grazie ad un volo di assoluto livello nel primo segmento. Domenica il salto è andato meno bene, ma è arrivato comunque un punticino: come per Pittin, anche il gardenese sarà atteso a Falun più dal Normal Hill che non dal Large. Se Lukas Runggaldier ha faticato ancora troppo proprio nel salto, qualche timido segnale di ripresa lo si vede da Mattia Runggaldier, campione del mondo juniores nel 2012: la zona punti è stata soltanto sfiorata, ma i progressi fatti intravedere in Continental Cup si sono comunque confermati anche nel massimo circuito, dove invece Manuel Maierhofer sembra ancora patire l’alto livello di competitività.

foto: pagina Facebook Fis Nordic Combined World Cup

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

 

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