Combinata nordica
Combinata nordica, Mondiali: Frenzel per il riscatto, Pittin per provarci
Dopo due gare emozionanti, nelle quali l’Italia guidata da Alessandro Pittin ha vissuto momenti esaltanti sia con l’argento del carnico nella prima Gundersen, sia con l’eccellente prova nella gara a squadre, il terzo e penultimo appuntamento della combinata nordica ai Mondiali di Falun riguarda la Gundersen dal grande trampolino.
Segmento di salto HS134 alle 10 e 10 km di fondo alle 15.15 per capire se Eric Frenzel confermerà l’oro ottenuto in questa specialità sulle nevi di Val di Fiemme nel 2013: il campione tedesco era ovviamente il favorito anche della Gundersen dal trampolino piccolo, un pronostico ulteriormente rafforzato dopo la sua brillante prestazione nel salto ma clamorosamente smentito dai 10 km sugli sci stretti. Così, il dominatore della Coppa del Mondo va a caccia del riscatto per coronare a suo modo l’ennesima stagione straordinaria: tuttavia, il connazionale Johannes Rydzek, i giapponesi Akito e Yoshito Watabe, il francese Jason Lamy-Chappuis e i norvegesi guidati dal veterano Haavard Klemetsen non gli renderanno la vita facile.
Per quanto riguarda gli azzurri, si è detto di come la prima metà dell’appuntamento iridato abbia regalato emozioni indescrivibili e storiche, perché l’argento conquistato da Pittin rappresenta com’è noto la prima medaglia italiana della storia ai Mondiali di combinata nordica. La sfida di oggi è oltremodo complicata: Pittin, ma anche Lukas Runggaldier ed Armin Bauer, sfoggiano le qualità migliori nel fondo, ma qui il trampolino assume un’importanza ancora maggiore e dunque il distacco rimediato dopo di esso rischia di risultare decisamente elevato. Samuel Costa, al contrario, è un ottimo saltatore, per quanto possa e debba migliorare nell’altro segmento di gara. In ogni caso, il miglior piazzamento stagionale dell’Italia in una competizione dal grande trampolino è l’ottavo posto conseguito da Armin Bauer in Val di Fiemme, mentre Pittin non è andato oltre la decima piazza di Chaux Neuve, oltretutto su un trampolino sì grande, ma meno impegnativo di quello di Falun. Le speranze di ripetere la straordinaria impresa della prima Gundersen sembrano quindi ridotte proprio al lumicino: in ogni caso, ottenere un paio di piazzamenti nella top ten sembra possibile e permetterebbe di proseguire il Mondiale ad altissimo livello sin qui disputato dai nostri combinatisti.
foto: credit Fisi
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com