Calcio
Coppa d’Africa: fa festa la Costa d’Avorio! Buobacar Barry è il portiere eroe
Un epilogo pazzesco e imprevedibile vede la Costa d’Avorio trionfare nell’edizione 2015 della Coppa d’Africa.
Gli ivoriani infatti, sul concludersi di un’interminabile finale risoltasi soltanto per 9-8 ai calci di rigore, hanno avuto ragione di un Ghana a cui vanno certamente l’onore delle armi.
Dopo 120′ dominati dal tatticismo, dai ritmi bassi, dalla poca vena creativa delle due compagini e progressivamente dalla paura di perdere, ecco il momento dei rigori.
Dagli undici metri inizia bene il Ghana che si porta sullo 0-2 dopo due serie di calci di rigore, ma la rappresentativa degli Elefanti reagisce e trascinata dalla prima prodezza di Barry, tra i pali, pareggia 2-2, a seguito della quarta tornata di penalty.
E’ il momento più lungo: superato l’ultimo “botta & risposta” si va ad oltranza.
I tiratori sembrano aver rotto la tensione che li attanagliava e realizzano uno via l’altro, sino al momento in cui a fronteggiarsi saranno gli estremi difensori dei due team finalisti.
Razak allora si presenta sul dischetto convinto, ma Barry, che all’età di 35 anni questa competizione non avrebbe neppure dovuto giocarla per scelte tecniche diverse, para e stremato dai crampi crolla a terra prima di riportarsi sul dischetto per infilare la palla in porta e regalare la Coppa d’Africa alla Costa d’Avorio.
La seconda della storia per Yaya Toure e compagni, che bissano così il successo del lontano 1992; quando proprio dopo un’altra infinita serie di rigori (11-10 all’epoca) prevalsero ancora sul Ghana.
Agli sconfitti non resta che disperarsi, ma la consapevolezza di aver comunque disputato un grande torneo deve rimanere in Avram Grant, il quale sfortunatamente ha ripetuto la sfortunata esperienza di Mosca 2008 (alla guida del Chelsea perse la finale di Champions League contro il Manchester United proprio dagli 11 metri), ed i suoi uomini, con Atsu votato quale miglior giocatore della kermesse.
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Foto: Twitter
michele.cassano@olimpiazzurra.com