Formula 1
F1, Test Jerez 2015: Ferrari e i motivi dei tanti sorrisi, Mercedes mostruosa e Mclaren in ritardo
Nel primo assaggio di F1 2015, con i test che si sono tenuti nella 4 giorni di Jerez de la Frontera, i motivi per i quali Ferrari e i suoi tifosi possono esultare sono diversi.
Partiamo dal tema affidabilità, con i quasi 400 giri coperti dalle Rosse con Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen al volante. I chilometri sono molti soprattutto per l’assenza di problemi tecnici nell’evolversi delle prove. In F1, priva di test nel corso della stagione, è fondamentale partire con una base solida da cui poi far seguire sviluppi costanti. Il progetto SF-15T sembra essere nato sotto i migliori auspici anche se ovviamente, soprattutto ora, è presto per lasciarsi entusiasmare.
Gli avversari più pericolosi, soprattutto Mercedes, non hanno certo girato per cercare la prestazione pura ma per fare diverse tornate e raccogliere informazioni utili per i prossimi appuntamenti importanti. La distanza coperta dalle frecce d’argento è stata mostruosa senza mai dare l’idea di un minimo problema. Ci si augura di non dover assistere ad una replica del mondiale 2014 con ben 16 gare su 19 vinte dal team di Stoccarda.
Tuttavia, è anche giusto sottolineare l’impatto positivo che Vettel ha avuto con il team sin da subito. Il tedesco sembra davvero aver portato quell’aria di novità che in Ferrari era necessaria, senza illusioni di sorta, con l’obiettivo di tornare competitivi nel più breve tempo possibile. Il nuovo team principal Maurizio Arrivabene ha tracciato fin da subito le linee guida che debbono portare Maranello a competere al massimo livello con i propri avversari.
E’ altamente probabile che Mercedes abbia ancora un notevole vantaggio in termini di conoscenza e sviluppo, specialmente nel progetto Power Unit, tuttavia l’applicazione e il lavoro che hanno portato alla realizzazione della nuova vettura sembra essere nella direzione giusta e quindi ci sono motivi per essere soddisfatti.
Chi invece ride poco, o fa finta di mostrarsi sereno, è Fernando Alonso con la Mclaren. Pochi i giri messi in pista dalla macchina motorizzata Honda proprio per noie al motore che hanno tenuto spesso ai box il pilota spagnolo e il suo compagno di team, Jenson Button. Non è stato un inizio dei migliori per il team di Woking e, forse, era già stato messo in conto, tuttavia ,con un campione come Alonso che si aspetta di essere competitivo con una certa fretta, non sarà semplice soddisfare le esigenze dei drivers.
Per chiudere l’analisi, una doverosa menzione per la Red Bull che, verosimilmente, ha svelato ben poco le proprie carte con una livrea ad hoc per mascherare i propri segreti aerodinamici. Qualche intoppo al propulsore Renault ha un po’ frenato sia Daniel Ricciardo che Daniil Kvjat, tuttavia è bene non sottovalutare il lavoro che Adrian Newey e soci stanno conducendo.
I motori torneranno ad accendersi a partire dal 19 fino al 22 Febbraio sulla pista di Barcellona in cui, c’è da scommetterci, si comincerà a guardare con occhio più attento al cronometro.
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FOTOCATTAGNI
giandomenico.tiseo@olimpiazzurra.com