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Golf, Dubai Desert Classic: tutto facile per McIlroy, 13° un grande Paratore

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L’ultimo round del Dubai Desert Classic (montepremi $ 2.650.000) è una pura formalità per Rory McIlroy, di nuovo in trionfo dopo tre insoliti secondi posti consecutivi negli ultimi tre tornei giocati. Il numero 1 al mondo era l’uomo più atteso e non ha deluso, dominando sull’Emirates GC dal secondo giro in poi senza mai mettere in discussione la propria leadership, per la prima vittoria stagionale e la decima in carriera sull’European Tour.

Il nord-irlandese gestisce con assoluta tranquillità il vantaggio di quattro colpi sui diretti inseguitori, anche perché di avversari veri e propri non c’è traccia. Basta il compitino a McIlroy, con tre birdie e due bogey: un 70 (-2) di ordinaria amministrazione per un -22 (266 – 66 64 66 70) inarrivabile per chiunque. Nella lotta per il secondo posto la spunta Alex Noren, autore di uno splendido 65 (-7) con cui stacca la concorrenza nel finale, chiudendo a -19 (269). Lo svedese, con tre birdie nelle ultime quattro buche, rifila tre colpi di distacco a Stephen Gallacher, campione uscente degli ultimi due anni e ancora tra i migliori in terza posizione, con -16 (272). Il migliore di giornata, invece, è Martin Kaymer, con un 64 (8) grazie a cui recupera 30 posizioni e si porta al 4° posto (-15), pari merito con l’ottimo francese Gary Stal, con l’austriaco Bernd Wiesberger, il danese Morten Orum Madsen e l’inglese Andy Sullivan. La Top 10 è chiusa dal sudafricano Thomas Aiken, dal nord-irlandese Graeme McDowell e dagli inglesi Robert Rock e Lee Westwood, noni con -14.

Larghissimi sorrisi in casa Italia, perché Renato Paratore dimostra di essere in possesso di un talento immenso, soltanto da sgrezzare. Il 18enne, al quinto torneo in assoluto nella Race to Dubai, si fa già notare tra i grandi e conquista uno splendido 13esimo posto (-13, 275 – 68 66 70 71), per di più con qualche piccolo rimpianto. Il romano, infatti, dopo il quarto birdie alla buca 10, si era ritrovato addirittura in seconda posizione, ma qualche difficoltà maggiore nel finale lo hanno costretto a tre bogey per un 71 (-1). Poco importa, la strada di fatto è tracciata e Paratore potrà solo migliorare.

Conclude come aveva iniziato anche Edoardo Molinari, ma con ben altra classifica. Il torinese resta in fondo al leaderboard con un 71 (-1), che gli vale un magrissimo 63esimo posto, a -2 (286 – 70 72 73 71). Dodo aveva offerto buone risposte fino alla buca 13 con cinque birdie ed un bogey, ma nelle successive tre buche tre bogey consecutivi hanno chiuso le porte ad una rimonta.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Official Twitter WGC Bridgestone

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