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Judo, Grand Prix Düsseldorf: Liparteliani rompe la maledizione del numero uno

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Si è concluso quest’oggi il Grand Prix di Düsseldorf, prima grande prova del calendario 2015 che ha visto la partecipazione di buona parte dei migliori judoka mondiali. Quest’oggi erano protagonisti i judoka delle categorie di peso più elevate: 90 kg, 100 kg e +100 kg per gli uomini, 78 kg e +78 kg per le donne. L’Italia è rimasta anche quest’oggi distante dalla zona medaglie.

Molte delle speranze azzurre di quest’oggi poggiavano su Walter Facente (90 kg), che dopo aver battuto per ippon il kazako Timur Bolat è stato eliminato dall’emergente spagnolo Nikoloz Sherazadishvili, vincitore in poco più di un minuto. Ma questa categoria si è segnalata soprattutto per un motivo curioso, visto che, all’interno di un torneo ricchissimo di sorprese, è stata l’unica nella quale il numero uno del tabellone si sia riuscito ad imporre. L’oro è infatti andato al georgiano Varlam Liparteliani, venticinquenne due volte campione europeo, che in finale ha sconfitto per ippon il russo Kazbek Zakishiev. Sul podio è finito anche un altor georgiano, Beka Gviniashvili, che ha conquistato il bronzo al pari del giapponese Daiki Nishiyama.

Dopo il successo di Roma, il ventitreenne Ryunosuke Haga ha confermato la sua ottima forma andando a vincere la medaglia d’oro nella categoria 100 kg, e candidandosi come numero uno nipponico in vista della qualificazione olimpica. Il campione mondiale junior di cinque stagioni fa ha sconfitto per ippon l’egiziano Ramadan Darwish, mentre in terza posizione si sono classificati l’olandese Henk Grol ed il francese Cyrille Maret, accreditato della testa di serie numero uno.

Nella massima categoria di peso, la +100 kg, la vittoria è andata al vicecampione mondiale Ryu Shichinohe, che trionfa nel suo secondo Grand Prix dopo quello di Ulaanbaator dello scorso anno. Il ventiseienne giapponese ha superato in finale il connazionale Takeshi Ojitani al termine di un incontro molto equilibrato, deciso dal numero di shido (3-2). Il tedesco Sven Heinle e l’israeliano Or Sasson hanno completato il podio, mentre continua la serie negativa del georgiano Adam Okruashvili, solamente settimo nella classifica finale.

Passando alle donne, nella categoria 78 kg era presente anche l’azzurra Assunta Galeone, vincitrice al primo turno per ippon sull’olandese Karen Stevenson, ma poi eliminata agli ottavi di finale dalla brasiliana Samantha Soares. Ad imporsi è stata la campionessa olimpica Kayla Harrison (Stati Uniti), già vincitrice dell’ultimo Grand Slam di Tokyo, che con uno yuko ha superato la slovena Anamari Velenšek. L’ungherese Abigél Joó e la giapponese Ruika Sato hanno occupato il terzo gradino del podio, con quest’ultima che ha eliminato anche la padrona di casa Luise Malzahn, favorita della vigilia.

L’ultimo titolo di questo Grand Prix, quello della categoria +78 kg, è andato alla giapponese Kanae Yamabe, atleta che si era già imposta in due Grand Slam (Parigi e Tjumen’, entrambi nel 2014), ma mai in un Grand Prix. La ventiquattrenne ha superato per ippon la campionessa africana Nihel Cheikh Rouhou, mentre le atlete locali Franziiska Konitz e Carolin Weiβ si sono dovute accontentare di condividere il terzo posto.

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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