Judo
Judo: Ogata e Tachimoto escluse da Mondiali ed Olimpiadi per un farmaco dopante
Un nuovo scandalo è scoppiato in questi giorni nel mondo del judo giapponese, riguardante le judoka Akari Ogata (78 kg) e Megumi Tachimoto (+78 kg). Le due, iscritte al Grand Prix di Düsseldorf della scorsa settimana, sono improvvisamente scomparse dal tabellone poche ore prima di scendere sul tatami. Solamente ora si è venuto a sapere che l’esclusione è stata causata dal fatto che le due atlete, compagne di stanza, avrebbero assunto un farmaco contenente metil-efredina, una sostanza simile alle anfetamine, e dunque vietata.
Il tecnico della nazionale femminile giapponese, Mitsutoshi Nanjo, ha immediatamente deciso di escludere le due atlete dal torneo tedesco, per evitare un eventuale controllo positivo, ma la sanzione non finisce qui: Ogata e Tachimoto sono state anche escluse dal prossimo campionato nazionale che avrà luogo a Fukuoka nel mese di aprile, prova qualificativa per i Mondiali di Astana, ai quali le due judoka non potranno dunque qualificarsi. La sospensione, inoltre, non permetterà loro di raccogliere importanti punti qualificativi per le Olimpiadi, ed è dunque altamente improbabile che riescano ad ottenere il pass per Rio 2016, soprattutto per via della grande concorrenza interna esistente in Giappone.
Ricordiamo che Agari Ogata, classe 1990, vanta un bronzo mondiale nel 2010 ed un argento nel 2011, ed ha ottenuto anche due vittorie al Grand Slam di Tokyo (2009 e 2011) ed una a quello di Parigi (2010). Ancora più fornito il palmarès della ventiseienne Megumi Tachimoto, cinque volte medagliata di bronzo ai Mondiali (compreso lo scorso anno), vincitrice di un titolo contientale asiatico nel 2011 e di tre edizioni del Grand Slam di Tokyo (2010, 2012, 2013).
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Immagine: IJF
giulio.chinappi@olimpiazzurra.com