MotoGP
Motomondiale, Carlo Pernat in esclusiva: “Difficile vedere un’era Marquez, c’è un futuro dietro Valentino”
Uno dei maggiori esperti nell’ambiente del Motomondiale con un’esperienza nella velocità delle due ruote iniziata nel 1988, come direttore sportivo della Cagiva, per passare poi alla gestione dell’Aprilia negli anni 90 con 3 titoli mondiali vinti in 250cc con Max Biaggi ,nel triennio dal 1994 al 1996, Carlo Pernat è una delle voci più popolari del paddock, attualmente consulente sportivo di Andrea Iannone, e ci ha concesso un’intervista in esclusiva per OA sul mondo del Motomondiale e della Sbk.
Partiamo dal Motomondiale e dalla situazione attuale che vede Marquez campione in carica con due titoli consecutivi vinti. Ritiene che sia possibile un’era tracciata dal pilota spagnolo oppure crede a Jorge Lorenzo o Valentino Rossi come valide alternative?
“Penso che sia difficile anche per Marquez essere l’iniziatore di una nuova era pur ammettendo la sua classe nella guida e il fatto di avere a disposizione un mezzo altamente competitivo come la Honda. In ottica 2015 vedo molto bene Lorenzo che si è allenato accuratamente nel corso dell’inverno, a differenza della passata stagione, e quindi in grado contrastare il Cabronçito. Nello stesso tempo starei attento anche a Valentino che si è preparato meticolosamente per il 2015, come mai in precedenza. Ovviamente tutti questi ragionamenti sono legati alla capacità di Yamaha di recuperare quel gap che anche i recenti test in Malesia hanno evidenziato. E’ da verificare sempre a Sepang, a fine mese, come la moto dei tre diapason saprà migliorare grazie all’adozione del nuovo cambio seamless.”
Parlando della Ducati, come giudica il lavoro che l’ingegnere Dall’Igna e come vede in proiezione le prestazioni della Rossa di Borgo Panigale?
“Debbo essere sincero, sono fiducioso per il progetto che hanno portato avanti in Ducati. Dall’Igna mi piace molto perchè ha tracciato una strada lineare e chiara e risultati, già della passata stagione, gli stanno dando ragione. Sia per Andrea Dovizioso che per Andrea Iannone prevedo dei podi potenziali. Nei test malesi sono andati molto forte e giravano con una Ducati 2014.3 con motore ed elettronica aggiornata ma decisamente distante da quello che sarà la Gp15. E’ lecito quindi sperare in qualcosa di importante.”
In questo senso, il progetto della casa Italiana pensa che possa avere dei vantaggi in ottica 2016 con le centraline elettroniche uguali per tutti e il lavoro già avviato l’anno scorso da parte del team di Dall’Igna?
“Assolutamente si. La Ducati punta ad essere vincente e competitiva in ottica 2016 in virtù proprio dei cambi di regolamento citati. Inoltre, come ben sa, dal 1 Luglio 2015 i costruttori condivideranno i loro programmi sullo sviluppo del software standard 2016. Il software in questione sará basato su quello utilizzato attualmente dalle moto della categoria Open. Come conseguenza prevedo un appiattimento delle prestazioni tra tutti i concorrenti, rendendo la competizione assai più interessante. Inoltre, con il ritorno a fornitore unico Michelin. questo potrebbe rappresentare un ulteriore fattore discriminante e Ducati potrebbe avere dei vantaggi.”
Come giudica il ritorno in Motogp della Suzuki e dell’Aprilia?
“Suzuki si è preparata meticolosamente per questo ritorno e le buone prove svolte nei test confortano. Sono rimasto particolarmente colpito dai commenti di Aleix Espargarò che ha lodato la ciclistica della moto, ben conscio che lo spagnolo ha alle spalle l’esperienza con una Yamaha che non è certo indietro da questo punto di vista. Il difetto, come da tradizione, è nella mancanza di cavalli. Per quanto concerne Aprila, non condivido affatto il loro ritorno e lo ritengo affrettato e credo che la situazione di Melandri sia destinata a concludersi con il ritorno di Marco in Sbk.”
Ritiene che dietro Valentino ci sia un movimento valido di piloti che possa raccogliere la sua pesante eredità?
“Vedo una situazione migliore rispetto a 3 o 4 anni fa in cui onestamente c’era veramente poco. Ora, oltre ad Andrea Iannone abbiamo l’Academy di Valentino Rossi con Romano Fenati ed Andrea Migno nella Moto3 molto competitivi, piloti interessanti come Enea Bastianini e Niccolò Antonelli, quindi sono fiducioso per il futuro.”
Ultima domanda, come valuta la gestione Ezpeleta tra Motogp e Sbk e non ha la sensazione che il livello nella categoria delle derivate di serie si sia abbassato?
“Condivido questo sensazione anche se sono d’accordo che una suddivisione netta tra le due categorie andava fatta. Per incentivare una maggiore competizione nelle derivate di serie, ritengo che la categoria debba aprirsi più ai giovani piuttosto che rischiare di diventare una sorta di “pensionamento” per reduci da Motogp”.
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Immagine: profilo facebook Carlo Pernat
giandomenico.tiseo@olimpiazzurra.com