Sci Alpino
Sci alpino, Coppa del Mondo: a Saalbach l’Italjet vuole tornare in alto
Da quindici anni la Coppa del Mondo maschile di sci alpino non fa tappa a Saalbach: nella località del Salisburghese si gareggiò per l’ultima volta a dicembre 1999, con un gigante che fece registrare una tripletta dei padroni di casa (Christian Mayer davanti ad Hermann Maier e a Benni Raich, ultimo superstite di un’altra epoca).
Questo weekend saranno invece di scena le prove veloci, con una discesa libera sabato ed un supergigante domenica: per trovare termini di paragone, dobbiamo risalire al 1994 per la discesa (doppietta canadese con Ed Podivinski su Cary Mullen, terzo il norvegese Atle Skaardal) e persino al 1988 per il superg, vinto da Martin Hangl su Hubert Strolz e Marc Girardelli. Dunque, impossibile dire chi si troverà meglio tra Kjetil Jansrud, attualmente in testa ad entrambe le classifiche di specialità, e i suoi rivali, tra i quali trovano senz’altro spazio i freschi iridati Hannes Reichelt e Patrick Kueng, l’altro elvetico Beat Feuz, il campione olimpico Matthias Mayer e l’imprevedibile Steven Nyman. Senza dimenticarsi ovviamente di Dominik Paris, che al pari di tutta la squadra azzurra deve dimenticare una parentesi del tutto negativa come quella mondiale.
Già, Dominik è stato sinora caratterizzato, in Coppa del Mondo, da un’invidiabile regolarità ad altissimo livello: ora c’è da riprendere quella strada, perché non una, ma ben due coppette di specialità possono essere ancora agguantate. La corsa si fa su Jansrud, ovvio, e se il campione di Santa Valburga dovesse sfornare un paio di prestazioni delle sue gli altri rivali appena citati potrebbero trasformarsi in utili alleati per sottrarre punti al norvegese. Ma Paris deve tornare Paris, appunto. E con lui tutta l’ItalJet: i significativi progressi, settimana dopo settimana, di Christof Innerhofer sono stati spazzati via dalla rassegna iridata, dunque anche qui, schiena permettendo, ci sono da ritrovare fiducia e risultati, così come per Werner Heel e Matteo Marsaglia. I ragazzi guidati da Gianluca Rulfi ritrovano Peter Fill: un recupero importante, con l’auspicio che l’esperto carabiniere di Castelrotto possa non soffrire delle conseguenze post-operatorie alla spalla. Nutrito il resto della pattuglia, composto da Silvano Varettoni, Siegmar Klotz, Mattia Casse, Paolo Pangrazzi, Emanuele Buzzi e Matteo De Vettori. Da osservare attentamente questi ultimi due: entrambi vengono da risultati positivi in Coppa Europa, sebbene il trentino – al debutto assoluto – abbia brillato particolarmente in supercombinata e non nelle prove veloci. In ogni caso, il futuro passa anche da loro.
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foto: credit Fisi
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com