Sci Alpino

Sci alpino, Mondiali: Hirscher bravo e fortunato, in combinata Jansrud e Ligety sul podio

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Il terzo oro iridato della carriera di Marcel Hirscher arriva nella disciplina forse meno attesa: il salisburghese conquista infatti il titolo di campione del mondo della combinata alpina, con 19/100 di margine su un eccellente Kjetil Jansrud e 30/100 su Ted Ligety.

Senza nulla togliere alle abilità di Hirscher, che si difende come può in discesa e scia bene, senza nemmeno scatenarsi, in slalom, nella sua meritata vittoria va rimarcata la componente della buona sorte: l’austriaco aveva infatti realizzato il 31° tempo in libera, ma Ondrej Bank, nella sua disastrosa caduta che porta in dote conseguenze fortunatamente meno gravi del previsto, aveva saltato una porta e di conseguenza era stato squalificato. Così Hirscher, anziché partire per 31° tra i rapid gates, si è trovato a partire per primo, su una pista immacolata e anzi rapidamente segnata dai passaggi: difficile quantificare il suo vantaggio derivante da questo fatto rispetto ai rivali, comunque ipotizzabile in almeno cinque o sei decimi.

Lo slalom si presenta con tracciatura sinuosa che non permette di fare troppa velocità, pensato dal tecnico svizzero per favorire i suoi atleti che proprio slalomisti non sono: Carlo Janka si ferma però al 6° posto e Beat Feuz sprofonda indietro dopo un’ottima libera. Chi ne approfitta, invece, è Kjetil Jansrud: nettamente al comando dopo la discesa, parte con 3.16 di margine su Hirscher e lo insidia sino alle ultimissime porte, per poi conquistare una comunque insperata medaglia d’argento riscattando così le delusioni delle due gare veloci. Bronzo, come detto, a Ted Ligety, che parte immediatamente a ruota dell’austriaco ma, oggettivamente, tra i rapid gates non poteva sperare di stargli davanti; l’inserimento di Jansrud relega fuori dal podio l’altro austriaco Romed Baumann per appena otto centesimi, quindi un delusissimo Alexis Pinturault è quinto a 41/100.

L’Italia non aveva speranze in questa particolare gara, anche perché Christof Innerhofer, la nostra carta migliore, è alquanto lontano dalla forma fisica di Sochi o di Garmisch e non ha nelle gambe l’allenamento necessario tra i pali snodati. Alla fine il migliore è Dominik Paris, 14° dopo la discesa, si difende come può in slalom e anzi non lesina qualche guizzo soprattutto nel finale per rimontare sino alla decima posizione finale, con 1.03 di ritardo (persino davanti ad Ivica Kostelic).  Christof Innerhofer, ottavo a metà gara, chiude 18° a 2.20; Matteo Marsaglia, dopo una buona libera, si ferma letteralmente dopo il secondo intermedio della manche decisiva e porta a termine la prova solo per onor di firma con un distacco abissale.

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foto: pagina Facebook Marcel Hirscher

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

 

1 Commento

  1. Marco Regazzoni

    9 Febbraio 2015 at 10:24

    In effetti la pista non ha dato ottimi segnali per le prove tecniche né sul piano del pendio, né su quello della tenuta, però il secondo aspetto può indubbiamente cambiare – come è notevolmente cambiato di giorno in giorno – sulla base delle condizioni meteo. Bank se la sarebbe giocata, anche se in slalom è calato molto rispetto agli anni scorsi: l’importante comunque è che stia bene e possa tornare a sciare.
    Sui nostri, chapeau a Paris che si è “ricordato” di essere uno capace di vincere il Trofeo Topolino, seppur in gigante e probabilmente con una stazza fisica meno sviluppata; sono convinto che lui e la squadra riusciranno a reagire sin dalle prossime tappe di Coppa del Mondo, dove nel suo caso c’è in ballo una, forse due, coppette di specialità.
    Da oggi si riparte, con una gara certamente non troppo congeniale dove comunque, secondo me, si può ottenere il miglior risultato assoluto (per ora) di questi negativi Mondiali. Da non sottovalutare la gara a squadre di domani, che alla luce dell’andazzo generale ci può riservare una chance importante.

  2. ale sandro

    9 Febbraio 2015 at 00:17

    Bravo Jansrud a ricordarsi un po’ degli slalom che faceva discretamente in passato e meritatamente corona la grande libera fatta. Parziale risarcimento delle giornate meno felici nelle prove veloci. Hirscher e Ligety partendo con l’1 e col 2 era prevedibile che si “mangiassero” il resto della compagnia, e rimane comunque una bella impresa la loro. Piuttosto preoccupante la poca tenuta della pista in vista degli slalom.
    Gli azzurri si difendono come possono e anzi Paris fa una discreta manche di slalom, che giustamente sarebbe potuta servire ancora di più in caso di gran gara nella discesa. Avrà parecchio da lavorare come del resto ha subito specificato, c’è la possibilità di migliorare e visto l’atleta ne varrà la pena, ne sono sicuro. Intanto c’è da concentrarsi per le coppe di specialità. Reagire subito verso un altro obbiettivo. Inner deve mettersi su fisicamente e riprendere a lavorare nella maniera più corretta sia come qualità che quantità. Allo stato attuale mi sembrano loro le speranze della velocità azzurra nell’immediato futuro, anche se sono due ragazzi di quasi 26 anni e 30, e non bambini, hanno comunque tante stagioni per la loro carriera.Oltre a Fill, almeno fino alla Corea.
    La notizia della giornata per me è però che Bank sembra stia migliorando e che sia fuori pericolo. Doppio rammarico perchè avrebbe potuto in ogni caso movimentare le cose anche per questa combinata. Spero si riprenda presto al 100%.
    Finisce la prima settimana e da domani altre gare ,sperando in casa Italia di superare l’8° posto della Merighetti, finora miglior risultato.

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