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Sci Alpino

Sci alpino, Mondiali: Lindsey Vonn per la storia, azzurre per provarci

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Lindsey Vonn, il nome che tutti attendono è Lindsey Vonn. Questa sera, alle ore 19, la Raptor ospiterà la discesa libera femminile valida per i Mondiali 2015: l’atleta più vincente della storia di Coppa del Mondo, sulle nevi amiche, va alla caccia del terzo oro iridato della carriera che potrebbe apparentemente sembrare scontato, ma in realtà sarebbe incredibile visto il suo recente passato.

Non sarà comunque facile per la trentenne nativa del Minnesota: la concorrenza, infatti, non manca, come si è visto anche in supergigante. Anna Fenninger, Lara Gut, Tina Maze, Tina Weirather, Cornelia Huetter: il pronostico non è affatto scontato, senza dimenticarsi di Lizzi Goergl, Viktoria Rebensburg o altre outsider come l’altra americana Stacey Cook, a patto di essersi ripresa dal volo di ieri in prova. Certo, tutti i tifosi americani attendono però Lindsey e dunque la straordinaria campionessa farà di tutto per non deluderli e riconquistare quell’alloro che le manca da Val-d’Isère 2009.

Per quanto riguarda le azzurre, sicuramente tra le due prove veloci la discesa è quella che offre maggiori possibilità alle nostre atlete, stando agli ultimi risultati di Coppa del Mondo. Elena Fanchini sa vincere e andare sul podio, lo ha dimostrato molto recentemente: oltretutto, proprio a Beaver Creek vanta un podio conquistato nell’unica libera qui disputata. Elly è capace di tutto; molto dipenderà dalle sensazioni accumulate nei giorni di prova. Discorso simile per Daniela Merighetti, sulla quale bisogna però rimarcare il fresco infortunio rimediato a Cortina: la bresciana comunque non ha avuto paura a ritornare immediatamente sugli sci e vuole senz’altro vendicare la scivolata in superg per riprendersi magari da quell’atroce beffa che un anno fa, a Sochi, la privò del traguardo più bello.
Nadia Fanchini è la vicecampionessa in carica: da allora, la finanziera camuna ha faticato a ritrovare quelle sensazioni in discesa, concentrandosi maggiormente in supergigante e soprattutto gigante. Però, come abbiamo detto mille volte, dal punto di vista tecnico Nadia ha pochi eguali: e la Raptor richiede tanta, tanta tecnica. Infine Johanna Schnarf: qualificazione strappata a Cortina con un 7° posto a coronare un inverno di paziente risalita, step by step, anche sul piano dei pettorali. A lei il compito di mettere in pista quella grinta e quella cattiveria agonistica che l’hanno sempre caratterizzata: il resto verrà di conseguenza.

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foto: credit Fisi

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