Sci Alpino
Sci alpino, Mondiali: quattro azzurri contro Jansrud nel superg
Dopo il non facile debutto della Raptor con il supergigante femminile condizionato dal vento, quest’oggi anche la Birds of Prey si veste dei colori iridati e ospita, alle 19 ora italiana, il supergigante maschile valido per i Mondiali di Vail/Beaver Creek: una gara che sembra avere un favorito d’obbligo, quel Kjetil Jansrud che guida saldamente la classifica di specialità in Coppa del Mondo.
Non mancano tuttavia i rivali: e chissà, magari Kjetil dovrà guardarsi anzitutto in casa, perché se Aksel Lund Svindal ha deciso di prendere parte alla trasferta in Colorado deve sentirsi evidentemente in condizioni fisiche almeno buone. A proposito di ritorni: occhio a Bode Miller….Lasciando da parte due campioni straordinari che però, oggettivamente, fatichiamo ad accreditarli dei favori del pronostico, pensiamo alla batteria di austriaci in gara (Mayer-Reichelt-Striedinger-Streitberger) come a dei possibilissimi contendenti per la zona podio, con un occhio di riguardo in particolare verso Hannes Reichelt, sempre a suo agio su queste nevi, senza sottovalutare quel Carlo Janka ritornato di recente alla vittoria dopo un lunghissimo oblio. Ma poi c’è l’Italia.
E qui la nazionale azzurra cala quattro carte paragonabili a quelle austriache, ovvero tutte e quattro, potenzialmente, da primissime posizioni: ribadiamo il “potenzialmente” perché, al netto di Paris, le performance stagionali degli altri tre alfieri non sono state nefaste ma nemmeno esaltanti.
C’è appunto Dominik Paris che ha vissuto una crescita clamorosa dal punto di vista tecnico perfettamente esplicitata dai miglioramenti in superg: il successo sulla Streif non ha rappresentato solo il coronamento di una stagione sin qui stratosferica, ma anche il giusto premio per i progressi in questa disciplina.
C’è Christof Innerhofer certamente non nelle migliori condizioni, ma “animale da grandi eventi”: chissà, basterebbe davvero che in questi giorni la schiena non gli abbia dato fastidio, permettendogli di allenarsi con costanza, per trovarlo lì con i migliori.
C’è un Werner Heel negativo in questi mesi di superg, ma capace in tempi non lontani di essere stabilmente in zona podio in tale specialità; e infine c’è Matteo Marsaglia. Silenziosamente, senza exploit, il romano sta vivendo un’annata senz’altro migliore della precedente e poi…il suo nome è già scritto nell’albo d’oro della Birds of Prey, unica vittoria della carriera in quel magico primo dicembre 2012. Dunque oggi vanno in pista gli assi, come andranno in pista anche in discesa: dall’ItalJet ci si aspetta tanto, è inutile nasconderlo.
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foto: Alberto Casse/pagina Facebook Matteo Marsaglia
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com