Sci Alpino
Sci alpino, Mondiali: Tina, la macchina perfetta. E il cuore di Dada…
75 podi in Coppa del Mondo, quattro medaglie olimpiche, ben otto iridate tra cui tre ori: il palmarès di Tina Maze è impressionante e lo diventa ancora di più se consideriamo che la sua epoca storica è la stessa di Lindsey Vonn e Maria Riesch, tanto per citare altre due supercampionesse.
Se è vero che i suoi risultati in CdM sono eccellenti, col clamoroso picco di quel 2012-2013 letteralmente cannibalizzato, è altrettanto vero che Tina dà il meglio di sé nei grandi eventi, sfruttando le qualità da polivalente totale che, tra le rivali di adesso, non ha termini di paragone. Negli ultimi sei appuntamenti con medaglie, ovvero dai Mondiali di Val-d’Isère 2009 (anno, in un certo senso, della piena maturità agonistica), Tina non è mai tornata a casa a mani vuote, rimediando almeno una medaglia. Adesso, a Vail siamo già a due su due, e di gare ce ne sono ancora tre. Non ultimo, ci piace ricordare il contributo italiano che storicamente rafforza la trentunenne slovena, davvero molto legata al nostro paese: lo era sentimentalmente, con Andrea Massi che è il suo preparatore; lo è sempre stata sciisticamente, con Livio Magoni prima e Valerio Ghirardi adesso, dopo l’intermezzo di Mauro Pini, senza dimenticarsi dello skiman Andrea Vianello, compagno di vita della spagnola Carolina Ruiz Castillo che condivide con Tina Maze anche i materiali elvetici Stöckli.
Maze-Fenninger-Gut: il podio odierno è sembrato fuori portata per tutte le altre, compresa la favoritissima Lindsey Vonn e le azzurre. Per quanto riguarda le nostre ragazze, bisogna fare un plauso particolare a Daniela Merighetti: l’ottavo posto costituisce un risultato in linea con la sua bella stagione, ma diventa un piazzamento veramente positivo se si pensa a cosa è capitato a Dada circa tre settimane fa, con la clamorosa botta di Cortina. Frattura alla mandibola e reinserimento di quattro denti, placche in bocca e difficoltà persino a mangiare. Eppure Dada, vera leonessa bresciana, ha sciato quest’oggi come se nulla fosse accaduto. Il podio era irraggiungibile, lo abbiamo detto, ma lei si è confermata per l’ennesima volta tra le migliori interpreti della discesa.
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foto: pagina Facebook Tina Maze
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com