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Sci di fondo – Mondiali 2015, Pellegrino: “Ho ancora da imparare, migliorerò. Nessun rammarico, ma…”

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La prestazione migliore nel momento più importante. A suo modo, Federico Pellegrino ha dimostrato ancora una volta di un assoluto fuoriclasse. Non sarà arrivata la medaglia, ma il quinto posto conquistato nella sprint dei Mondiali di Falun (clicca qui per la cronaca) rappresenta comunque il miglior piazzamento della stagione nella velocità in tecnica classica. “Ci ho creduto tanto, ci ho provato ed è andata bene fino a pochi metri dalla fine. Sarò ancora più forte la prossima volta – assicura il valdostano a Fisi.org – Affronterò la Team Sprint con ancora maggiore voglia di conquistare una medaglia. La tattica di gara era quella giusta ed era studiata bene. Ho ancora molto da imparare nel passo spinta. Non ho nessun rammarico, ho calcolato tutto nei minimi dettagli. Comunque sia un quinto posto è un bel piazzamento – chiude Pellegrino -, anche se a un Mondiale contano solo le medaglie”.

L’appuntamento iridato ha rivitalizzato anche un ottimo Maicol Rastelli, capace di sfiorare l’ingresso in semifinale dopo una stagione finora opaca: “Ho centrato l’obiettivo qualificazione e poi ho adottato la giusta tattica nei quarti. Peccato – spiega il 23enne – non essere riuscito a rimanere attaccato al trenino. Ho recuperato sul traguardo ma non è stato abbastanza per essere ripescato come lucky loser”.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Credit Fisi

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    19 Febbraio 2015 at 22:46

    Questa è stata la seconda finale della carriera tra i grandi per Pellegrino nella sprint classica, dopo il podio nella “sua ” Davos in Coppa due anni fa, e quindi il suo secondo miglior risultato in questo format di gara. È stato a dir poco spettacolare nel suo attacco, ci ha provato, col senno di poi si può dire qualsiasi cosa, ma dubito che sarebbe potuta andare diversamente rimanendo al coperto, con avversari come Northug grande (sempre più fenomeno), Harvey fortissimo come sempre turno dopo turno, e altri due come Hattestad e Kriukov. Tutta gente molto più forte di lui e con più esperienza in questo tipo di gara. Ora deve convincersi che anche lui può fare gare di questo livello e superiori da qui ai prossimi tre anni, quando questa prova ci sarà ai Giochi coreani. Abbiamo trovato anche un altro valido esponente della sprint classica, Rastelli mi è piaciuto, imparerà anche lui così come la Baudin, anche lei brava a lottare fino all’ultimo. Un inizio a mio parere positivo, soprattutto per il futuro ma anche per il presente, sebbene non sia arrivato l’alloro.

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