Sci di fondo
Sci di fondo – Mondiali 2015, un tris di grandi favoriti per la 15km
Nessun uomo da marcare, nessuna scia da seguire, ma solo un cronometro come avversario. Ai Mondiali di Falun va in scena la gara che più di tutte rispecchia l’essenza dello sci di fondo, la 15km con partenza ad intervalli, unica a resistere nei grandi eventi all’invasione dei format con le partenze in linea. Si gareggerà in tecnica libera, come due anni fa in Val di Fiemme, su un anello che negli scorsi giorni si è già dimostrato arduo ed estremamente difficile.
Occhi puntati naturalmente sulla Norvegia, che proverà a strappare la terza medaglia d’oro al maschile di fronte agli odiati cugini dopo i successi di Petter Northug nella sprint e nella team sprint, insieme a Finn Haagen Krogh. Proprio il fuoriclasse 29enne, salito a quota 11 ori nei campionati del mondo (record assoluto), e il 24enne saranno due tra i grandi favoriti, per svariati motivi. Northug difenderà il titolo conquistato nel 2013 in Italia e, nonostante uno skiathlon, appare nelle condizioni ideale per mantenere la corona, mentre Krogh potrà fare leva sulla vittoria nell’ultima 15km disputata in Coppa del Mondo, poco più di una settimana fa a Ostersund. I padroni di casa, dal canto loro, proveranno a regalarsi la prima medaglia tra gli uomini, finora piuttosto deludenti. L’uomo più atteso sarà Johan Olsson, uno che nei grandi eventi sa sempre esaltarsi. A quasi 35 anni, Olsson proverà a difendere l’argento mondiale di due anni fa, mentre le altre speranze di medaglia saranno riposte in Marcus Hellner, uno dei migliori interpreti della tecnica libera e terzo ad Ostersund. Maggiori incognite su un Calle Halfvarsson fin qui anonimo, ma comunque capace di dire la sua in tutte le specialità. Più di Olsson e di Hellner, tuttavia, sarà Dario Cologna il terzo grande favorito di domani. L’elvetico, dopo l’argento nello skiathlon, vorrà puntare senz’altro al bersaglio grosso, sulla distanza di cui è campione olimpico in carica sia a skating che in tecnica classica.
Partono un passo indietro nella griglia di partenza, ma sono comunque in grado di poter aspirare ad una medaglia, gli altri norvegesi in gara: Anders Gløersen (vincitore a Davos in questo format), Chris Andre Jespersen e Sjur Røthe, con quest’ultimo leggermente più defilato, anche perché scelto in sostituzione di Martin Johnsrud Sundby, ancora alle prese con un’infiammazione alle vie respiratorie che metterà in dubbio anche la sua presenza in staffetta. Punta deciso ad una medaglia, invece, Maurice Manificat: il francese, quinto nello skiathlon, ha dimostrato di essere arrivato con i giri giusti all’appuntamento iridato e difficilmente, in contesti del genere, si fa trovare impreparato. Calerà delle carte importanti anche la Russia, con Evgeniy Belov e Alexander Legkov pronti ad inserirsi nella corsa al podio. Poche (ma buone) chance per la Finlandia con Matti Heikkinen, campione del mondo sui 15km (ma in classico) nel 2011.
E l’Italia? Roland Clara è la speranza maggiore, ma lo skiathlon ha messo in luce una condizione fisica apparentemente non sufficiente per aspirare ad un piazzamento di prestigio, pienamente nelle corde di Rollo vista la grande affinità con le gare contro il cronometro. Le sorprese, tuttavia, sono sempre dietro l’angolo. Chi, invece, è destinato probabilmente ad un’altra gara anonima è David Hofer, fin troppo lontano dai suoi standard finora.
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Foto: Wikipedia