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Tuffi
Tuffi: Tania Cagnotto lancia la sfida alla Cina
Buona la prima. Il 2015 di Tania Cagnotto è iniziato al meglio al Grand Prix di Rostock: argento sia nel trampolino individuale che nel sincro con Francesca Dallapè. Battute le canadesi Jennifer Abel e Pamela Ware, le rivali più pericolose insieme alle fuoriclasse cinesi in vista di Kazan e Rio, e buona condizione fisica e mentale in vista dell’esordio nelle World Series, fissato per metà marzo a Pechino.
Il week-end della 60esima edizione della tradizionale rassegna tedesca ha fornito importanti indicazioni sullo stato di forma della bolzanina. Prima in eliminatoria e in semifinale, Tania Cagnotto è stata beffata nella finale da 3 metri dalla cinese Qu Lin per appena venti centesimi. 341.25 a 341.05 i punteggi, standard già alti, sinonimo che nell’anno mondiale bisognava partire con la marcia giusta e così è stato. In attesa del triplo e mezzo avvitamento rovesciato, il super tuffo da coefficiente 3.5 che potrebbe garantire all’azzurra l’ultimo – fondamentale – salto di qualità, il doppio e mezzo rovesciato si è confermato prezioso asso nella manica seppur relegato a penultimo tuffo della serie, probabilmente in vista dell’imminente cambiamento. Cosa che a 30 anni è affatto scontata, e per questo a Tania vanno riconosciuti fin dal principio ampi meriti di determinazione e professionalità. Solo il tempo ci dirà se la mossa risulterà vincente o meno.
Nel frattempo, voto positivo ma con ampissimi margini di miglioramento per il triplo e mezzo avanti carpiato che ha debuttato nel programma sincro delle sei volte campionesse d’Europa. Il presalto c’è, con l’allenamento verrà curato anche l’ingresso che domenica è parso oltremodo scomposto. Per Tania Cagnotto e Francesca Dallapè il leggero cambio di serie che ha portato un decimo di coefficiente in più rappresenta l’ennesima fotografia di chi non si arrende mai davanti alla sfortuna e prova invece a ricavarne stimoli extra per il futuro. Stimoli che non dovranno venire meno a Maria Marconi, amara collezionista di legni europei e mondiali, che anche a Rostock ha commesso un grave errore vanificando la propria trasferta con un tuffo nullo in eliminatoria (proprio il 107b) e due successivi black out nelle rotazioni indietro.
Tra gli uomini continua il percorso di crescita attraverso nuovi tuffi ad alto coefficiente di difficoltà. Giovanni Tocci si è arreso in semifinale da 3 metri al solito ostacolo chiamato triplo e mezzo rovesciato, ben eseguito invece in eliminatoria. Al momento sembra proprio essere il famigerato 307c a decidere le sorti delle gare del cosentino, comunque ormai una certezza per i colori azzurri. Lo stesso vale per il sincro composto da Tommaso Rinaldi (non brillante nell’individuale) e Michele Benedetti, che hanno portato nella serie triplo e mezzo rovesciato (dd 3.5) e doppio e mezzo avanti con due avvitamenti (3.4). Due tuffi che però ancora non riescono al meglio al più giovane dei due romani, che dopo aver saltato gli Europei di Berlino per infortunio è volato due volte in Canada per iniziare a preparare al meglio il biennio olimpico. Lavorando con costanza i risultati arriveranno.
Il prossimo appuntamento con i tuffi italiani sarà con la Coppa Rio di Bolzano (6-8 marzo), seconda prova di selezione per gli Europei e soprattutto prima per i Mondiali. Dal week-end successivo inizieranno invece le World Series, che saranno trasmesse in esclusiva su Nuovarete e Olimpiazzurra.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
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Foto da: pagina Facebook Fina