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Volley, Champions League – Italia, niente ribaltoni. Macerata e Piacenza eliminate
L’impresa sportiva non è riuscita a nessuna delle tre squadre italiane impegnate nel giovedì di Champions League. Dopo le tre sconfitte per 0-3 dell’andata, nel ritorno degli ottavi di finale della massima competizione continentale sono arrivati altrettanti ko che hanno eliminato Macerata e le due formazioni di Piacenza (una per sesso).
Ai quarti di finale ci saranno solo Perugia (al maschile) e Busto Arsizio (al femminile): gli umbri sfideranno i Campioni di Polonia del PGE Skra Belchatow, le Farfalle giocheranno contro il colosso Dinamo Mosca che già le aveva battute nel girone eliminatorio.
Sono due incontri tostissimi, con qualche speranza in più per Atanasijevic e compagni visto il buon percorso fatto. Curiosamente le nostre due formazioni fronteggeranno le squadre che hanno eliminato le altre italiane impegnate negli ottavi di finale: sono attese vendette.
Macerata ha combattuto sul campo dei Campioni di Polonia, nell’immensa Arena di Lodz davanti a oltre 11000 spettatori. Dopo un primo set sfortunato e perso ai vantaggi, i Campioni d’Italia hanno impattato sull’1-1 mettendo pressione e paura al PGE Skra Belchatow.
A metà del terzo parziale, però, i padroni di casa sono stati bravi a pescare un buon break e a mantenere fino in fondo i tre punti di vantaggio che hanno rappresentato la qualificazione. Insignificante ai fini del passaggio del turno, il quarto set è finito nelle mani dei polacchi che così si sono imposti per 3-1 (26-24; 19-25; 25-22; 25-21).
Lacrime amare per i cucinieri, arrivati agli ottavi di finale solo all’ultimo assalto, ma che speravano di fare un po’ più di strada. Il Belchatow, però, è sembrato superiore in entrambi gli incontri, dotato di un roster che può seriamente puntare alla conquista della Champions League: Lisinac (18 punti, 72% in attacco, 4 muri), Facundo Conte (15), Marechal (12), Wlazly, Klos, Uriarte è un sestetto davvero micidiale che ora dovrà superare l’ostacolo Perugia per volare alla Final Four di Berlino.
L’unico a tenere botta è stato Giulio Sabbi (17), ben supportato dal polacco Kurek (14) che aveva dovuto saltare la gara d’andata. Nettamente persa la battaglia sottorete (11 a 4), dove si è fatta la differenza insieme alla precisione in attacco (58% a 46%).
Piacenza ha voluto combattere fino in fondo, nonostante la precaria situazione che sta attraverso. Gli emiliani, reduci da sette sconfitte consecutive in campionato e dallo 0-3 dell’andata, hanno fatto soffrire la corazzata Zenit Kazan cedendo solo al tie-break per 3-2 (25-13; 24-26; 25-14; 30-32; 15-10).
I ragazzi di Radici hanno seriamente sperato di riaprire la contesa dopo aver vinto il secondo set ai vantaggi, ma la differenza vista nel primo e terzo parziale (12 e 11 punti di scarto) testimonia lo strapotere del club russo che così metteva in cassaforte la qualificazione. Piacenza è però piaciuta per la voglia dimostrata di trascinare lo squadrone al quinto set, conquistando un infinito quarto parziale.
Mostruosa prestazione di Anderson (25 punti, 4 aces, 46% in attacco) e di Leon Venero (15 punti in tre set). Lo Zenit Kazan ha spaccato la partita al servizio (14 a 8) e a muro (10 a 4) ed è stata capace di un eccellente 53% in fase offensiva.
Nella giornata poco esaltante di capitan Zlatanov (5) ci ha pensato l’ottimo Ter Horst (17) a tenere alte le sorti di Piacenza che ora proverà a inseguire la zona playoff in SuperLega. Per la Dinamo Kazan, invece, la super sfida con l’Halkbank Ankara che martedì aveva eliminato il Belogorie Belgorod Campione del Mondo.
Al femminile Piacenza si scioglie senza opporre resistenza sul campo della Dinamo Mosca, vittoriosa con un secco 3-0 (25-20; 25-16; 25-15). Le Campionesse d’Italia si fermano agli ottavi di finale per il secondo anno consecutivo, ma questa volta con in dote una squadra certamente meno forte di quella vista 12 mesi fa e contro un’avversaria seria candidata alla conquista del trofeo.
Nessuna ragazza in doppia cifra (top scorer Kozuch con 8 punti), 30% di squadra in attacco. La Dinamo Mosca ha invece brillato con il trio Markova, Shcherban, Obmochaeva: 15 punti a testa.