Biathlon, Mondiali 2015: mamma Dorin Habert è d’oro nella sprint, Wierer 20^

Dalla bufera di Kontiolahti emerge Marie Dorin Habert. Mai vittoriosa in Coppa del mondo, la francese divenuta celebre per essere salita sul podio incinta di tre mesi, con un errore al poligono ha superato nelle ultime fasi della gara una grandissima Weronika Nowakowska-Ziemniak. La polacca, senza errori al poligono e alla fine seconda a 9.6 secondi dalla transalpina, in carriera non era mai andata oltre la quinta piazza ottenuta nell’individuale dei Giochi Olimpici di Vancouver.

Rispetto alla rassegna iridata di Nové Město na Moravě 2013 cambia il nome ma non il cognome per quanto riguarda la medaglia di bronzo. A salire sul podio è infatti Valj Semerenko, anche lei autrice di un’ ottima prova al poligono con un errore al nono bersaglio. L’ucraina, terza con 19.1 secondi dalla Dorin, precede la tedesca Laura Dahlmeier, alla quale non basta una strepitosa prova sugli sci per salire sul podio. Decisivi i due errori al secondo poligono che sommati al primo nella serie a terra, relegano la teutonica al quarto posto a 29.1 dalla vetta.

La storica giornata della Polonia è completata da Krystyna Guzik (9/10) e Magdalena Gwizdon (8/10), rispettivamente quinta e settima al traguardo. Tra le due polacche si inserisce la russa Ekaterina Shumilova, sesta con due giri di penalità. Completano la top ten la veterana slovena Andreja Mali, l’ucraina Olga Abramova e la tedesca Franziska Hildebrand. 

Poligono fatale invece per le favorite della vigilia Darya Domracheva e Kaisa Makarainen. La bielorussa chiude 25^ con cinque errori mentre l’atleta di casa è addirittura 35^ con lo stesso numero di errori.

Giornata storta anche per le italiane. L’unica a difendersi è stata Dorothea Wierer, alla fine 20^ con 7/10. 30^ invece Karin Oberhofer, apparsa in buona condizione sugli sci ma troppo pasticciona al poligono con quattro errori. Si qualifica per l’inseguimento anche Lisa Vittozzi, 60^ con quattro errori. Fuori invece dalle 60 invece Nicole Gontier. 

Foto Serge Schwan

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francesco.drago@olimpiazzurra.com