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Calcio
Calcio Femminile, Alia Guagni in esclusiva: “Tutti i Paesi stanno crescendo ad eccezione dell’Italia, servono fatti non parole!”
Una delle giocatrici più in condizione del campionato di calcio femminile in Serie A e reduce da una splendida Cyprus Cup con la maglia della Nazionale di Antonio Cabrini, piazzatasi al quarto posto del torneo cipriota. Alia Guagni, difensore esterno destro di Firenze, è tra le calciatrici del nostro movimento che meglio sta esprimendo le proprie qualità in campo ed ha concesso un’intervista esclusiva ad OA sulla sua esperienza in Nazionale, nel club, e una riflessione anche riguardante il “sistema calcio al femminile”.
Partiamo dalla Cyprus Cup di cui sei stata grande protagonista, eletta dagli addetti ai lavori come la migliore del gruppo azzurro di Antonio Cabrini. Che cosa ti ha lasciato questa esperienza?
“La Cyprus Cup é stata un esperienza bellissima. Ero fuori dal giro della nazionale da qualche anno e tornare a confrontarmi in contesto così qualificato è stata un’ emozione forte. Ho avuto la possibilità di scendere in campo e dare il mio contributo e spero di averlo fatto nel migliore dei modi. So di poter migliorare sia a livello personale che come gruppo e lavorerò per farlo”.
L’esserti confrontata con squadra tanto forti come il Canada e il Mexico ti ha fatto capire cosa manca alla nostra Nazionale, a livello di qualità in squadra, per raggiungere i massimi livelli?
“Ci siamo confrontate con squadre di livello, che negli anni hanno fatto passi da gigante, e nonostante i risultati abbiamo appurato che possiamo giocarcela con tutte. Dobbiamo crescere e migliorarci come squadra, sia a livello atletico che come interpretazione della partita ma, facendo un’analisi di questa esperienza, ritengo che ci siano anche spunti buoni per poter crescere e diventare ancora più competitive”
Sono passati mesi dalle annunciate modifiche al calcio femminile inerenti ad una maggiore attenzione federale e mediatica. Il fatto che le dirette streaming su Odeon tv siano state sospese e e che la RAI non abbia preso minimamente in considerazione la Cyprus Cup non ti/vi ha fatto sentire un po’ sole “alle intemperie”?
“Sono anni che si parla di puntare sul calcio femminile ma poi ci limitiamo a fermarci ai discorsi. Non mi stupisco più della poca visibilità che abbiamo o del poco interesse nei nostri confronti da parte delle alte sfere. Tutte le nazioni stanno crescendo ad eccezione del nostro Paese, che siamo ancora ancorati ai vecchi pregiudizi e che ci limitiamo a parlare senza mai “fare” veramente qualcosa. Non credo più alle parole spese, ci crederò soltanto quando vedrò qualcosa di concreto compiersi.”
Giochi con Firenze e siete lì nelle posizioni di vertice. Quali sono le vostre ambizioni per l’annata e cosa ti aspetti nel futuro con la maglia viola?
“Gioco a firenze da 17 anni e questo è sicuramente il nostro anno migliore. Abbiamo iniziato la stagione con obiettivo la salvezza e poi ci siamo ritrovate a competere con le big. Adesso giochiamo partita per partita con l’idea di sfidare a viso aperto chiunque, senza nessun timore, e rispettando tutti. La classifica è corta e la palla é tonda quindi non si può mai sapere come finirà, noi però da questo campionato dobbiamo cercare di trarre il meglio, anche in vista dei prossimi anni”
Guardando le partite all’estero e il seguito mediatico e di pubblico che le partite di calcio femminile hanno, che cosa proporresti tu per cambiare le cose e avvicinarci a quel modello?
“Come ho già detto in tutte le nazioni il movimento del calcio femminile sta crescendo. Ognuno ha adottato il suo metodo per raggiungere lo scopo ma sicuramente alla base c’è stata la volontà reale da parte delle federazioni di investire per il futuro. In Italia bisognerebbe iniziare cambiando la mentalità della gente. Finché il calcio rimarrà uno sport solo per maschietti non andremo da nessuna parte. Credo che la soluzione più semplice sarebbe legare la realtà di calcio maschile professionistica con quella femminile come é già stato fatto in altri Paesi. Far partire, in questo senso, progetti nelle scuole per educare i bambini ma soprattutto i genitori all’idea che il calcio è uno sport come un altro e può essere praticato da chiunque ne abbia la voglia, sia maschio che femmina.”
Antonio Cabrini ha dato inizio ad un progetto con giocatrici nuove che si stanno integrando con lo zoccolo duro delle varie Gabbiadini e Girelli. Pensi che ci siano altre giovani che potrebbero essere inserite presto nel vostro gruppo?
“Con la nazionale sta iniziando un nuovo ciclo, e come è giusto che sia, per iniziare una nuova esperienza che durerà negli anni, c’è bisogno di un ricambio generazionale. Puntare sulle giovani ha senso in visione del futuro ma c’è sempre da tener conto della base solida su cui far affidamento. Sinceramente vedo difficile una nazionale senza Gabbiadini ad esempio, ma è giusto che pian piano siano inseriti elementi nuovi che si siano guadagnati una chiamata in Nazionale. Starà al tecnico integrare il nuovo con il vecchio per creare il giusto affiatamento e la giusta dose di freschezza ed esperienza.”
Per chiudere, un pronostico: chi vincerà il campionato di Serie A quest’anno?
“Il campionato quest’anno è più equilibrato, anche se le prime due (Verona e Brescia) hanno dato qualche punto di distacco, credo che ancora abbiano modo di giocarsela”
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Foto Cristiano Luca Martini, concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini
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