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Calcio – Serie A, le pagelle della 26esima giornata: Lazio da Champions, forza Federico

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E alla fine allungo fu. La Roma inciampa al Bentegodi, la Juventus fatica contro un organizzato Sassuolo ma ringrazia una giocata individuale di Paul Pogba e scappa a più undici, cucendosi addosso più di mezzo scudetto, il quarto consecutivo. Dietro rallenta il Napoli e una Lazio travolgente lo raggiunge al terzo posto. Le pagelle della 26esima giornata.

 

Lazio, 8: un’orchestra quasi perfetta. Stefano Pioli può non porsi limiti, perché i biancocelesti reggono in difesa e sono letteralmente devastanti in fase offensiva. Felipe Anderson ormai non è più una scommessa, Miro Klose segna come un ventenne e la Fiorentina va al tappeto con un rotondo ed eloquente 4-0. Ora il terzo posto è più di un semplice sogno.

Samuel Eto’o, 7: dopo l’iniziale lite con Sinisa Mihaijlovic, sembrava che l’avventura del camerunense in blucerchiato potesse finire ancora prima di iniziare. E invece l’ex Inter ha atteso il suo turno, scendendo in campo solo una volta raggiunta la buona condizione fisica e risultando già decisivo nella sfida con il Cagliari. Ora nella corsa all’Europa il suo innesto può rivelarsi fondamentale.

Inter, 6.5: carattere. E’ quello portato da Roberto Mancini, che ha consegnato all’Inter una mentalità e una precisa identità di gruppo e gioco. E pazienza se la difesa continua a commettere gli stessi errori degli ultimi due anni: la strada sembra quella giusta. In estate sarà rivoluzione e dalla prossima stagione i nerazzurri possono tornare grandi.

Roma, 4.5: ennesimo pareggio, ma questa volta la parola fine è prossima. Con lo 0-0 di Verona e il contemporaneo successo della Juventus, i giallorossi devono dire addio alla corsa scudetto che sarebbe potuta essere riaperta vincendo in rimonta e in inferiorità numerica lo scontro diretto di settimana scorsa. Rimane l’Europa League, ma la vera preoccupazione dev’essere il Napoli in ottica secondo posto.

Gianfranco Zola, 4: probabilmente il Cagliari andrà in Serie B e ci sarebbe andato ugualmente con o senza l’ex bandiera dei sardi. Ma il successore di Zdenek Zeman, richiamato dopo l’esonero, non ne ha azzeccata mezza: rosa debole e gioco scadente. Almeno con il boemo qualche emozione al Sant’Elia si viveva.

Milan, 3: nessuno ha più scuse. Il 2-2 casalingo contro il Verona fa esplodere l’ennesimo finimondo in casa rossonera: assenza di gioco, condizione imbarazzante e difesa sbadata. Il mix è deleterio: il Diavolo sprofonda e Filippo Inzaghi è sempre più vicino all’esonero, che probabilmente si materializzerà in estate. Intanto, però, rischia di vivere da separato in casa con una dirigenza confusionaria che non sa bene cosa fare del futuro della squadra.

 

Di seguito i tre migliori giovani italiani dell’ultimo turno:

Federico Barba (Empoli): i gol dei difensori non sono una novità nel campionato dei toscani. A Tonelli e Rugani si deve aggiungere anche il 21enne ex Roma, che contro il Genoa trova il suo secondo centro stagionale.

Danilo Cataldi (Lazio): prestazione di sostanza e qualità contro la Fiorentina. Da qualche tempo si sta ritagliando uno spazio importante, anche in vista degli Europei under 21.

Federico Mattiello (Chievo Verona): menzione speciale con l’augurio di pronta guarigione. Immagini terribili, quelle della sua gamba spezzata in due. Di proprietà della Juventus, era appena arrivato in gialloblu e si stava comportando bene. “Tornerò più forte di prima”, ha scritto su Facebook. Siamo con lui.

 

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