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Calcio – Serie A, le pagelle della 27esima giornata. Toni affossa il Napoli, Lazio terza

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La Juventus vince e scappa, ormai definitivamente (non che prima ci fossero dubbi). La corsa al tricolore è chiusa. Perché la Roma perde in casa con la Sampdoria (0-2) e scivola a meno 14. E ora è incalzata dalla Lazio a un solo punto di distacco: biancocelesti super, il Napoli cede il terzo posto. La Fiorentina batte in rimonta il Milan e continua a sognare la Champions. Le pagelle del 27esimo turno.

Felipe Anderson, 8: è l’arma in più di questa Lazio, orchestra perfetta esaltata da uno Stefano Pioli mai così in alto. Il trequartista brasiliano, sbocciato a metà dicembre, è ormai una solida certezza all’interno di una squadra che vive un momento magico e sogna la Champions.

Luca Toni, 8: più volte in questa rubrica era stato predetto un futuro difficile per l’Hellas Verona, perché oltremodo dipendente dai gol del campione del mondo di Germania 2006. Gol che a gennaio erano uno sbiadito ricordo e che adesso, invece, proiettano gli scaligeri verso la salvezza. Lo scavetto al Milan, la doppietta al Napoli. Attaccante esperto, bomber di razza, Toni sa quando colpire ed essere letale. Anche a 37 anni.

Juventus, 7.5: semplice ma efficace. Spesso, nell’arco delle stagioni, sono le vittorie silenziose, di misura contro le piccole, a risultare decisive. La Vecchia Signora non si fa distrarre dalle sirene di Dortmund, espugna Palermo e vola verso il quarto scudetto consecutivo.

Zdenek Zeman, 7: difficilmente il Cagliari rimarrà in A, perché di tempo se n’è perso troppo e solo l’Atalanta sembra poter offrire una via di salvezza ai sardi. Ma la squadra, con il Boemo in panchina, è tutta un’altra cosa da quella apatica della gestione Zola. Mai cedere: i conti si fanno a maggio.

Cesena, 7: l’impresa dei romagnoli, se realizzata, otterrebbe i contorni di un vero e proprio miracolo sportivo. La rosa è inferiore a tutte le rivali, ma lo spirito indomito. E così dopo il 2-2 con la Juventus ai bianconeri si inchina anche l’Inter: 1-1 a San Siro non senza rimpianti.

Napoli, 5: Verona è maledetta. Chievo o Hellas che sia, la kryptonite dei partenopei ha i colori gialloblu. Al Bentegodi la squadra di Rafa Benitez perde altri punti pesanti per la corsa alla Champions League: ora è tutto di nuovo in gioco.

Roma, 4: iniziare a perdere non è un buon rimedio contro la pareggite degli ultimi tre mesi. All’Olimpico è festa grande della Sampdoria, ma Rudi Garcia dimostra di essere allo sbaraglio più totale. E giovedì in Europa League sarà l’ultima chiamata: quarti di finale o fallimento.

Di seguito i tre migliori giovani italiani dell’ultimo turno.

Alberto Paloschi (Chievo Verona): due gol a Marassi per ricordare alla Serie A che l’ex attaccante del Milan sa ancora segnare reti pesanti.

Nicola Sansone (Sassuolo): la punta che segna regolarmente a Milan e Inter si diverte sui resti del Parma: doppietta per il 4-1 emiliano.

Mattia Destro (Milan): nel suo piccolo, fa quel che può. E bene, anche se non basta alla causa rossonera.

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