Ciclismo
Ciclismo su pista: gli azzurrini della velocità vincono la prima mixed team sprint
Brilla la giovane Italia della velocità su pista alla tappa di Aigle del Gran Prix des Velodromes Romands: il quartetto azzurro vince infatti la mixed team sprint, una disciplina di fresca introduzione dell’Uci che riprende la tradizionale velocità a squadra unendo la coppia femminile a quella maschile.
Nella competizione riservata agli Juniores, le cremonesi Elena Bissolati (Cicli Fiorini) e Miriam Vece (Valcar-Pbm) assieme a Manuel Gambuti (Team Ceci Dreambike) e Mattia Geroli (Busto Garolfo), tutti atleti nati nel 1997, fanno segnare il tempo di 53.017 in batteria, 52.748 in semifinale e 52.746 in finale, appena due centesimi meglio della Francia, con la Gran Bretagna relegata al terzo posto. Proprio i nomi delle concorrenti piegate rafforzano la splendida performance degli azzurrini selezionati da Marco Villa ed Edoardo Salvoldi, che stanno lavorando costantemente per rilanciare anche il settore velocità dal quale dipendono, è bene ricordarlo, le medaglie olimpiche di sprint individuale, sprint a squadre e keirin.
foto: Federciclismo
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
marco.regazzoni@olimpiazzurra.com
Marco Regazzoni
23 Marzo 2015 at 14:39
Beh sì, potrebbero togliere l’omnium e mettere questa….battute a parte, sicuramente è un format interessante e l’Uci ha dimostrato di essere sempre attenta (solo) alla velocità. Non ho ancora avuto modo di vedere un video di questa gara né di comprenderne i reali meccanismi di funzionamento, però se gli azzurrini si sono trovati bene mi fa solo piacere.
ale sandro
23 Marzo 2015 at 14:56
Ehehehe niente più omnium ? Povero Marco Villa (ed Elia) me lo vedo inveire in quel di Aigle contro chiunque, li farebbe passare pure quella dei manubri 😀 …..a parte tutto fosse per me metterei ai Giochi tutte le 19 gare presenti al mondiale e al mondiale aggiungerei pure le altre ormai in disuso o quasi, compreso il tandem che credo non si pratichi ormai più 😀
Marco Regazzoni
24 Marzo 2015 at 00:49
Io ad esempio sono un fan del derny e credo che il keirin ne sia soltanto una brutta copia. Però oh, sono pareri personali. 🙂
ale sandro
23 Marzo 2015 at 14:34
Non vedo l’ora di vedere le due ragazze scontrarsi con le senior già da questo autunno , mi auguro. Interessante anche il rendimento dei due ragazzi, di certo vale la pena seguirli anche nelle loro prestazioni individuali per capire in che livello si trovano e che margini abbiano. Chissà se sarà una gara, la team sprint mista, che verrà riproposta nel calendario internazionale assoluto o rimarrà un esperimento per i giovani. Propendo per la prima delle due ipotesi,conoscendo i miei “polli UCI”.