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Formula 1

F1, GP Malesia 2015, analisi gara: un vero trionfo marchiato Sebastian Vettel e Ferrari!

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667 giorni dopo, in modo del tutto inaspettato, arriva la vittoria Ferrari nel Gp di Sepang (Malesia) che sa di impresa. La Rossa, infatti, veniva da una stagione molto difficile nella quale un quinto posto era quasi un miracolo. Invece, eccoci al 2015, l’ anno delle rivoluzioni: pilota nuovo (Sebastian Vettel), Team Principal rinnovato (Maurizio Arrivabene), nuova gestione degli aspetti sportivi e tecnici con a capo James Allison. In poche parole, tante novità e poco tempo per recuperare il terreno perduto. A Maranello contavano il loro distacco, qualche mese fa, in termini di minuti dal duo Mercedes e la stagione corrente era quella della transizione per avvicinarsi con calma al vertice.

L’assaggio di Melbourne era stato più che confortante e aveva eletto la Ferrari a seconda forza del campionato con le frecce d’argento, tuttavia, sempre dominanti e i 30 secondi di distacco a dimostrarlo. Tuttavia, eccoci in Malesia ed inizia un week-end da sogno fin dal venerdì in cui sia Sebastian  Vettel che Kimi Raikkonen esprimono delle prestazioni in pista ragguardevoli, specie sulla distanza, pareggiando e facendo addirittura meglio della macchina perfetta di Stoccarda.

Il sabato sa quasi di epico con la pioggia che sorprende tutti e i tempi sono ristretti per qualificarsi alla Q3. Ne fa le spese Kimi Raikkonen che, un po’ per disattenzione e un po’ per sopravvalutazione del proprio mezzo, rimane fuori clamorosamente. Gli ultimi 12 minuti della qualifica sono uno show griffato Sebastian Vettel che, dopo il diluvio che ha fatto tardare lo sviluppo del prove, sigla un 1:49.9 , a mezzo decimo da Hamilton, di classe e velocità.

La domenica è arrivata, regna il grande caldo e la Ferrari dopo 38 gare ritrova la prima fila, proprio nello stesso luogo (Sepang). Lo scatto di Vettel è deciso, tenendosi alle spalle di Hamilton e davanti all’altra freccia d’argento di Rosbeg mentre per Kimi il week-end poco fortunato continua con una foratura. Finirà quarto il finlandese, a testimonianza della grandezza del pacchetto di Maranello. La Safety Car cambia le carte in gioco. Il team di Stoccarda anticipa la sosta, ben sapendo di non poter affrontare la gara con sole due soste mentre la SF15-T, dolce sulle gomme, può rimanere in pista. La corsa, poco dopo riprende, ed è una cavalcata quella di Sebastian Vettel, come nessuno poteva immaginarsi, gestendo gli pneumatici per quasi 20 giri ad un ritmo indiavolato, ricordando qualcuno che così vinceva i mondiali in Rosso. Una lettura strategica perfetta che porterà Sebastian ad avere sempre il controllo della situazione anche quando viene il momento di fermarsi. La mission è superare Rosberg e il tedesco lo fa con sangue freddo, senza dare alcuna chance al portacolori di casa Mercedes. Lo stesso destino viene riservato ad Hamilton e da lì una sfida a suon di giri veloci per l’ultimo stint di gara che varrà L’IMPRESA. Pochi mesi per recuperare, per cambiare gli equilibri della squadra e trovare l’alchimia tra nuovo pilota e macchina. Tutto perfetto e la Malesia incorona la dedizione e il lavoro di tutti.

Il mantra di Maurizio Arrivabene,è stato recepito alla perfezione dallo staff e ora i risultati premiano, ma siamo solo all’inizio di un percorso e chissà se ora parlare di mondiale non è una forzatura? Il tempo sarà, come sempre, galantuomo.

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giandomenico.tiseo@olimpiazzurra.com

Twitter: @Giandomatrix

1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    29 Marzo 2015 at 15:28

    È fantastico !!! E speriamo che sia di buon auspicio per motomondiale e motocross. Speriamo di completare una giornata di motori alla grande.

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