Formula 1

F1, il ritorno di Alonso: “Ho avuto problema allo sterzo. McLaren una sfida”

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Dopo il misterioso incidente nei test invernali a Barcellona ed il conseguente stop forzato nella prima tappa stagionale in Australia, Fernando Alonso è pronto a tornare in pista nel GP della Malesia.

Inevitabile, nella conferenza stampa della vigilia, una domanda allo spagnolo sulla sua presunta perdita di memoria: “In realtà è stato tutto abbastanza normale, un trauma cranico, con quel trauma sono stato ospedalizzato, ma le condizioni erano buone. Si c’è un lasso di tempo di cui non ho ricordi, più o meno dalle 2 alle 6, però i medicinali hanno funzionato e non ci sono stati problemi. Come dicevo tutto è stato normale, non mi sono svegliato pensando che fosse il ’95 o parlando italiano, queste cose strane. Ricordo l’incidente e ricordo le cose del giorno successivo. Chiaramente abbiamo lavorato molto da vicino con la FIA e con la squadra, tutti gli esperti medici, le tre parti sono state in costante contatto. Non c’è un’indicazione chiara di una ragione dell’incidente, però abbiamo avuto un problema allo sterzo che si è bloccato sulla destra, mi sono avvicinato al muretto, sono passato dalla quinta alla terza, ho frenato ma purtroppo i dati non ci dicono tutto. I dati acquisiti su quell’area particolare della macchina non sono del tutto completi, stiamo utilizzando dei nuovi sensori, stiamo effettuando delle modifiche alla scatola dello sterzo e questo è, più o meno quello che s’è fatto durante l’ultima settimana, abbiamo lavorato al simulatore, hanno cercato di spiegarmi come funzionano questi nuovi sensori che utilizzeremo per questa gara”. 

Il due volte campione del mondo spagnolo rivela come si sarebbe sentito pronto già per la gara inaugurale, dove giustamente hanno prevalso le precauzioni dei medici: “Mi sentivo pronto già per l’Australia ma ho capito anche le raccomandazioni dei medici che mi hanno detto come fosse troppo presto, abbiamo deciso di aspettare una gara in più il che ovviamente aumenta la pressione sicuramente, però sono sicuro di essere qui, voglio aiutare la squadra, abbiamo avuto delle difficoltà, l’inverno è stato difficile, lo stesso vale per la prima gara, è stato difficile restare a guardarla in televisione perché la squadra non è riuscita a dare il massimo, però siamo qui per collaborare, per dare il massimo, per dare a McLaren e Honda tutta l’esperienza che abbiamo Jenson e io, e cercare di recuperare il prima possibile“.

Ultima ad Albert Park, la McLaren-Honda non sembra poter garantire ad Alonso la possibilità di lottare per il titolo, almeno non in tempi brevi. L’iberico, tuttavia, non rinnega la decisione presa: “Io sono una delle persone più felici al mondo, davvero. Ho una sfida davanti a me, una sfida complessa, vero, è difficile ma le cose andranno migliorando. E’ la squadra che seguivo da bambino, con Senna che guidava una McLaren, so bene che siamo molto indietro in questo momento, abbiamo ricevuto molte critiche, sappiamo di non essere al livello che vorremmo essere ma non possiamo fare altro che lavorare, il progetto è a lungo termine, in tutta la mia carriera ci sono stati momenti bellissimi anche negli ultimi 5 anni alla Ferrari, non abbiamo vinto il campionato ma l’esperienza è stata strepitosa, ho deciso che 5 però erano abbastanza, non volevo continuare a essere secondo o terzo, ho preferito rischiare e mettere a repentaglio le vittorie anche se questo vuol dire per il primo anno che ci sarebbe stato questo rischio”. 

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