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Florence Arthaud, la “fidanzata dell’Atlantico” che sfidava la natura e i pregiudizi

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Nel terribile incidente che ha coinvolto anche Camille Muffat ed Alexis Vastine, ha perso la vita anche Florence Arthaud, “la fidanzata dell’Atlantico”. Certamente la meno conosciuta dei tre dal pubblico italiano, Florence è stata una donna straordinaria ed una grande amante delle sfide, inclinazione che l’aveva portata a partecipare proprio alla trasmissione Dropped. Nata il 28 ottobre 1957, inizia subito a coltivare la passione per la navigazione, ma a soli diciassette anni subisce un grave incidente automobilistico, finendo in coma e subendo una paralisi. La francese impiegherà ben due anni per rimettersi.

Dopo aver superato quest’ostacolo, Florence si sente pronta ad affrontare le difficoltà più impervie, impegnandosi in alcune delle competizioni più note e difficili al mondo: una sfida agli elementi della natura ed alle capacità umane, ma anche ai pregiudizi che, negli anni ’70, volevano ancora le donne incapaci di spingersi così oltre. E invece, dopo le prime esperienze in cui ottiene buoni piazzamenti, la prima grande impresa arriva nell’agosto del 1990, quando stabilisce il nuovo record mondiale della traversata dell’Atlantico in solitaria in 9 giorni, 21 ore e 42 minuti, stracciando di quasi due giorni il precedente primato del connazionale Bruno Peyron. Solamente tre mesi dopo, vince la famigerata Route du Rhum, al termine di oltre due settimane di navigazione. Questi due risultati, le valgono il premio di miglior sportiva francese dell’anno 1990. Continuerà poi a competere fino al 2010, quando sarà costretta a smettere per mancanza di sponsor. Infine, la nuova sfida che le costerà la vita in un banale incidente di elicottero, quasi paradossale per chi ha percorso una carriera così lunga in uno sport che mette a dura prova le capacità fisiche e mentali dell’essere umano.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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