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Gand-Wevelgem 2015, le pagelle: vento e pioggia esaltano Paolini, Sagan ancora a picco

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L’ha persa, l’ha ripresa, l’ha ripersa e l’ha ripresa ancora una volta. Testa, cuore e gambe: così Luca Paolini ha vinto la Gand-Wevelgem 2015, corsa in condizioni atmosferiche che hanno selezionato il gruppo, riducendo la lotta per la prima posizioni agli uomini più in forma del momento. Queste le pagelle della corsa che precede di soli 7 giorni il Giro delle Fiandre.

PAOLINI Luca, 10 e lode: un capolavoro. Prima come gregario per Alexander Kristoff. Poi per sè. Quando il norvegese gli lascia il via libera ad una settantina di chilometri al traguardo, il Gerva non si fa attendere: nel giro di un paio di pedalate, o almeno così pare, si riporta sui contrattaccanti, con tutti i favoriti della vigilia in caso di corsa dura e selettiva. Sul Kemmelberg fatica, ma si gestisce perfettamente per tutta la durata del terribile muro. In discesa diminuisce il ritardo dagli avversari e in pianura riesce ancora una volta a rientrare. Gli ultimi 30 chilometri sono una perla. Mai una pedalata fuori posto ma sguardo sempre vigile che balla sulle ruote degli avversari. È lui a rispondere al primo attacco di Terpstra ed è lui a fare la differenza, ancora, quando mancano poco più di 6000 metri alla conclusione. L’attimo è quello giusto, la situazione tattica anche e il lungo rapporto gira che è una meraviglia. 15esimo successo in carriera, forse il più bello. E lezioni di ciclismo per tutti quelli che hanno assistito al capolavoro tattico del Gerva.

TERPSTRA Niki, voto 8: chi si rivede! Si avvicinano le grandi classiche e il vincitore dell’ultima Roubaix torna davanti. Chiude secondo, ma dopo una gara di sostanza, specialmente nei muri. Sfrutta male la superiorità numerica nel finale, dove è stato sfortunato anche con una foratura a 8 chilometri dal traguardo.

THOMAS Geraint, voto 8: probabilmente il più forte in gara, gli manca ancora qualcosa però da un punto di vista tattico per ripetersi dopo il successo all’E3. Nelle prossime settimane potrebbe togliersi soddisfazioni importanti nelle Classiche Monumento. La sua primavera, in ogni caso, è di altissimo livello.

VANDENBERGH Stijn, voto 5,5: tanta volontà, ma a volte manca di acume tattico. Attacca quando il suo compagno Stybar fora, nel finale invece non ha più le gambe per supportare a dovere Terpstra. Da rivedere alcune cose, ma è una pedina importantissima per la Etixx-QuickStep se fa le scelte giuste.

DEBUSSCHERE Jens, voto 7: il meno atteso tra quelli davanti. Alla fine gli mancano le gambe ma ottima gara da parte sua. Il suo nome è sempre più spesso associato alle prime posizioni e in futuro potrebbe diventare un atleta da tenere in considerazione per tutti.

VANMARCKE Sep, voto 5: il primo sconfitto di giornata. Quando deve fare la differenza paga rispetto agli avversari. Sul Kemmelberg non tiene le ruote di Thomas e Terpstra. Uno dei gradi favoriti per Fiandre e Roubaix non sembra essere al meglio.

ROELANDTS Jurgen, voto 9,5: attacca a 78 chilometri dal traguardo. Prima sotto silenzio, poi il suo tentativo prende margine, consistenza e considerazione. Arriva ad avere 2′ di margine a 40 chilometri dal traguardo, ma la sua favola si infrange una volta entrato negli ultimi 20 chilometri. Corridore vero, chiude settimo da eroe di una giornata da tregenda.

OSS Daniel, voto 6: attivo già a 100 dalla conclusione, è brillante fino al Kemmelberg, poi si spegne la luce. Sembra la classica crisi, ma i segnali lanciati dall’atleta della BMC sono comunque buoni. Finalmente ha raggiunti i livelli cui era atteso. Forza Daniel!

SAGAN Peter, voto 4,5: dopo la delusione di Harelbeke, non c’è reazione. Tutto il giorno passivo in gruppo, quando in volata prova ad uscire dalla ruota di Kristoff rimbalza impietosamente. Spiace vederlo in difficoltà e a questo punto sembra difficile poterlo vedere anche solo protagonista nelle prossime settimane. Eppure, i fenomeni possono sempre stupire.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Gianluca Santo

 

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